Quartiere Bruzzano Milano: piccola oasi nel verde a nord Milano

0
4741
Bruzzano
Bruzzano

Spesso la definizione di “piccola oasi nel verde” finisce con l’essere abusata, ma per quanto riguarda Bruzzano, quartiere sito nella periferia settentrionale di Milano, risponde sicuramente al vero. Un tempo borgo antico e paesino indipendente alle porte della città, posto sulla strada verso Como, il nome deriva dal latino Bruttianum. Il possidente di tale fondo agricolo era un emigrato dal Bruttium, l’attuale Calabria. I primi documenti attestanti l’esistenza di un comune indipendente risalgono al 1346, mentre quelli della chiesa di Santa Maria Assunta sono addirittura del 1011.

Stando ai dati demografici registrati nel 1574, Bruzzano contava 310 anime. Per secoli ebbe una circoscrizione territoriale religiosa, fino allo scioglimento nel 1930, quando ormai da tempo era stata assorbita dal capoluogo lombardo. Ribattezzato Bruzzano dei due Borghi per distinguersi da altre omonime località, costituì un comune autonomo fino al 1868 quando, assieme a Dergano e Bresso, fu soppresso e unito a quello di Affori, poi annesso nel 1923 a Milano. Allora la popolazione del quartiere era arrivata a circa 3mila abitanti. 

Bruzzano: aree industriali convertite in residenziali

Dopo il conflitto bellico, Bruzzano seguì le sorti della futura metropoli e durante il periodo di boom economico italiano si espanse e si industrializzò. Diverse aziende aprirono qui impianti produttivi di media/piccola grandezza: Basf, Nascor, Omtra, Zucca. I piani di crescita residenziale hanno riguardato interventi privati e l’edilizia pubblica economico/popolare. La creazione del Parco Nord impedisce il consolidamento della trama urbana da nord-est a sud-est. 

Negli anni Ottanta e Novanta del XX secolo le aree industriali vennero gradualmente dismesse, mentre cominciò a prendere piede il settore terziario. In seguito si sono definiti vari PII (Programmi Integrati d’Intervento), riqualificanti parecchie zone, convertite in aree quasi esclusivamente residenziali. Pochi gli spazi previsti per esercizi commerciali di vicinato. Gli spazi verdi si sono decisamente ridotti rispetto al passato, tuttavia la zona merita ugualmente di essere visitata. 

Da un punto di vista architettonico ci sono diverse attrazioni. Oltre ai monumenti, testimoniano la lunga storia di Bruzzano alcuni segni ben precisi. Ad esempio gli stemmi dei Visconti caratterizzano certi edifici o muri, rimasti intatti fino ai giorni nostri. La nobile famiglia aveva una delle sue mete di ristoro durante l’estate, per riposare in piena campagna. 

Castello visconteo di Bruzzano

Probabile dimora dei Visconti, lo storico castello di Bruzzano Inferiore ha perso larga parte della sua magnificenza. Ridotto a palazzo residenziale di tre piani, verso la fine del XIX secolo è stato ripristinato in stile visconteo, lavorando però perlopiù di fantasia. La costruzione originaria ha subito un largo rimaneggiamento, lasciando visibili i merli e gli stemmi sulle facciate e i muri in laterizio all’ultimo piano. 

Cassina Anna

Sul finire dell’Ottocento il duca Guido Visconti di Modrone ne commissionò la realizzazione, dedicandola alla moglie, la contessa Ida Renzi. Alla donna è in principio intitolato il complesso, Cassina Ida; nel 1934 il figlio Giuseppe lo vendette all’anonima società Cassina Anna, da cui l’attuale denominazione. Soggetta recentemente ad egregi lavori di ristrutturazione, la cascina è ancora visibile ed è composta da più edifici. Il corpo principale assolve oggi ai bisogni della comunità locale, comprensivo di una sala congressi, un centro anziani e la biblioteca nazionale. Scavato nel terreno, un piccolo anfiteatro, installato nel cortile centrale, è utilizzato in occasione di eventi locali. Il muro di cinta permane e, all’altezza degli ingressi, conserva i capitelli recanti lo stemma del biscione, presente pure sui muri. 

Chiesa di Santa Maria Assunta

La principale chiesa parrocchiale del quartiere è intitolata a Santa Maria Assunta e costituisce il risultato di vari rimaneggiamenti, effettuati in particolare negli ultimi secoli. Solo una parete rimane della struttura originaria, con affreschi in epoca rinascimentale.  

Servizi pubblici 

Partendo dal Bosco di Bruzzano, già presente nel 1968, si è sviluppato il Parco Nord. All’interno dell’area verde, il cimitero di Bruzzano è uno dei più grandi di Milano. 

Nel quartiere opera l’Istituto Ortopedico Galeazzi, facendo parte del Gruppo Ospedaliero San Donato, diventato tristemente noto verso la fine degli anni Novanta per la vicenda dello scoppio di una camera iperbarica. 

Oltre alle scuole dell’infanzia e dell’obbligo (due elementari e una media), Bruzzano contava pure un liceo classico intitolato a Omero. 

Sport

Molte associazioni sportive animano il quartiere, compreso l’A.C. Bruzzano, club fondato nel 1963. Legata all’oratorio San Luigi Bruzzano, l’Associazione Sportiva Dilettantistica costituitasi nel 2005 ha una squadra di calcio a 7, una di basket e una di pallavolo. 

Nelle immediate adiacenze, più precisamente nella sede storica di Banda d’Affori, vi è il Club Bocciofila Fausto e Serse Coppi. Inaugurata il 10 settembre 1959, conta 40 soci attivi che partecipano a gare nazionali e regionali. 

In un’area del Parco Nord posta tra Bruzzano, Niguardo e Affori sorge infine il centro sportivo giovanile dell’Inter, ribattezzato, dopo l’acquisto del colosso cinese Suning, in “Centro di Formazione Suning in memoria di Giacinto Facchetti”.

Approfondimenti sui quartieri di Milano