Palazzo Litta Milano: una struttura barocca a Milano

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Palazzo Litta
Palazzo Litta

 

Il Palazzo Litta, noto anche come Palazzo Arese-Litta, è una struttura barocca a Milano, posta di fronte a San Maurizio al Monastero Maggiore, e datata all’età della dominazione spagnola della città.

L’architetto Francesco Maria Richini costruì il nucleo del palazzo negli anni 1642-1648 per il conte Bartolomeo Arese, componente di una delle più potenti casate della città dell’epoca e che divenne presidente del Senato di Milano nel 1660.

Il palazzo divenne così un importante centro della cultura moda e politica milanese in cui venivano organizzate grandi feste e ricevimenti per illustri personaggi quali l’arciduchessa Mariana d’Austria, Elisabeth Christine di Brunswick-Wolfenbüttel, Maria Teresa d’Austria, Margareta Teresa di Spagna, Eugène de Beauharnais e per l’arrivo di Napoleone a Milano.

Storia di un casato

Il Palazzo Litta, noto anche come Palazzo Arese-Litta. E’ una delle strutture barocche più maestose presenti a Milano. Risalente al periodo della dominazione spagnola della città, riporta ancora il fascino di un´era ricca di contraddizioni e di eccessi.

Da una parte il popolo e le sue modeste condizioni di vita, dall´altra la nobiltà con i suoi eccessi e gli sfarzi esagerati. Testimone di importanti cambiamenti storici, di dominazioni straniere e crocevia di tradizioni, divenne nel 2018 un importante centro culturale, che ospita oggi spazi espositivi, uffici e un teatro.

 

L’edificio subì diversi restauri e ricostruzioni nel corso dei secoli.

Oggi è possibile ammirare al suo interno e nella struttura le caratteristiche salienti dell´arte seicentesca. Oltre al suo piano generale, le caratteristiche principali che rimangono sostanzialmente intatte dell’edificio originale del diciassettesimo secolo sono il piano nobile (anche se per lo più ridecorato) e uno dei patii di Richini.

L’oratorio familiare, anch’esso opera di Richini e consacrato nel 1671, fu in seguito trasformato in un teatro privato per l’uso della famiglia e dei suoi invitati. Il teatro, il più remoto della città, è tuttora in utilizzo come il Teatro Litta di Milano, che ha anche un secondo spazio espositivo situato nel vecchio stabile.

Nel 1674 la reggia transitò alla progenie di Bartolomeo Margherita, sposa di Fabio III Visconti Borromeo Arese. Intorno alla metà del XVIII secolo, quando l’Arese si spense come discendenza maschile, venne ereditato dalla famiglia Litta, i cui membri erano anche essi prominenti nella vita politica della città.

Fu in questo periodo che furono apportate numerose modifiche importanti all’edificio. Intorno alla fine del XIX secolo divenne il luogo dell’amministrazione ferroviaria del nord Italia.

interno del Palazzo Litta di Milano
interno del Palazzo Litta di Milano

L’architettura del Palazzo Litta

Conosciuto anche come “Palazzo Arese”, fu ampliato dalla famiglia Litta nel 1700.

Tra il 1752 e il 1761 Bartolomeo Bolli fu incaricato di lavorare sulla costruzione originale di Richini (1648) e costruì una nuova facciata per l’edificio, molto decorata in stile tardo barocco, o Rococò.

L’ingresso è fiancheggiato da due atlanti, che sostengono un balcone contorto. Nel 1740 Carlo Giuseppe Merlo costruì l’imponente e scenografica scalinata biforcuta (uno scalone a tenaglia) le cui complicate curve conducono agli appartamenti del piano nobile. Anche questi sono stati ristrutturati in parte e riportano in gran numero dei ritratti di Giovanni Antonio Cucchi.

Il cortile del XVII secolo ha due colonne:

  • la grande scala a forma di tenaglia e che è davvero spettacolare da vedere
  • il recinto intorno al giardino. Ora un parcheggio, la cui realizzazione viene attribuita a Piermarini.

Nel palazzo esiste anche un appartamento in stile Luigi XV, davvero costoso e ben conservato. Insomma un tuffo nel passato e negli sfarzi di un´epoca difficile ma affascinante al contempo.

Epoca che rappresenta un vero e proprio contrasto con la Milano di oggi, in parte moderna e industrializzata con tutto ciò che ne consegue.

A proposito dello stile

L’arte rococò italiana si riferisce alla pittura e alle arti plastiche in Italia durante il periodo Rococò, che andò dalla metà del XVIII / XVIII alla fine del XVIII secolo.

Lo stile barocco usava il contrasto, il movimento, i dettagli esuberanti, il colore profondo, la grandezza e l´effetto a sorpresa per ottenere un senso di soggezione.

Lo stile iniziò all’inizio del XVII secolo a Roma, per poi diffondersi rapidamente in Francia, nel nord Italia, in Spagna e Portogallo, poi in Austria e nel sud della Germania.

I principali centri artistici durante il Rococò in Italia furono Venezia, Genova e Roma. La maggior parte degli artisti rococò italiani provenivano da Venezia.

Come Canaletto, Tiepolo, Guardi, Piazzetta e Bellotto, ma anche da Roma e Genova, come Piranesi e Pannini.

Artisti come Castiglione e Alessandro Magnasco portarono la moda dell’arte rococò a Genova, e il rococò napoletano si basava principalmente su paesaggi e temi naturalistici.

Canaletto e Tiepolo furono tra i più importanti pittori dell’epoca e dipinsero molti affreschi e paesaggi urbani (in particolare Canaletto).

Come arrivare

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Gli Autobus, la metropolitana o il treno e altre opzioni sono alternative di trasporto pubblico pertinenti che possono essere utilizzate per raggiungere la tua destinazione.

Ed ecco in seguito una panoramica dei mezzi di trasporto pubblico che offrono dei percorsi facenti al caso tuo:

Metro: M1

Treno: S5, S6

Autobus: 54, 60, 65, 73, 94.

Le opzioni descritte sopra non fanno al caso tuo? In alternativa puoi provare a prendere queste alternative di transito: San Babila M1; L. Augusto.