Milano: 70 mila presenze per il 25 aprile

0
1028
milano

Milano in occasione della celebrazione del 25 aprile ha dato ancora una volta la prova schiacciante di essere la città più antifascista d’Italia. D’altronde non avrebbe potuto fare diversamente.

La città ha saputo dare un’ottima risposta rispettando le aspettative e questa per il sindaco Giuseppe Sala è una tra le più grandi soddisfazioni che avrebbe mai potuto concedere.

I discorsi di Sala e Landini in merito al festeggiamento del 25 aprile

Al corteo hanno partecipato 70mila persone ed ovviamente grandi presenti. Sala, Nicola Zingaretti e Maurizio Landini che sono stati impegnati in discorsi e dichiarazioni di un certo peso e valore.

La storia dei partigiani e delle partigiane che è stata ricordata e festeggiata ieri ha dato frutti importantissimi come la Costituzione sulla quale la nostra Italia è stata fondata, ha diffuso la cultura e l’istruzione, ha dato diritti e doveri equilibrati, pari opportunità, dignità alle donne, benessere a tutti gli italiani e soprattutto garantito la pace rendendo la solidarietà tra i popoli la prima regola di convivenza.

Perchè festeggiare il 25 aprile? Per rivendicare quanto è stato fatto, per rivivere i passi che sono stati mossi con coraggio e determinazione in tempi molto più difficili e rischiosi dei nostri, verso la democrazia della quale noi oggi possiamo liberamente godere.

Leggi anche: Milano, corteo del 25 aprile per festeggiare la resistenza e la liberazione dal nazifascismo.

La lotta dei partigiani per il diritto al lavoro

Maurizio Landini si è invece esposto in merito all’importanza dello svolgimento delle manifestazioni antifasciste. Perchè? Manifestare è fondamentale per difendere il mondo del lavoro perchè per noi è un elemento dignitoso ma soprattutto di identità. Infatti la Costituzione recita: l’Italia è una Repubblica democratica antifascista fondata sul lavoro. Ricordiamo che il fascismo nacque per impedire l’emancipazione del lavoro e ad esso davano grande sostegno i latifondieri.

Il mondo del lavoro è stato da sempre antifascista e antirazzista, la difesa dei diritti del lavoro oggi è alla base della nostra società, ecco perchè Landini con un discorso generico ha in qualche modo criticato tutti coloro che hanno deciso di annullare le manifestazioni a favore del 25 aprile, scelte assolutamente non condivisibili e non motivate perchè è come se fosse stato del tutto negato il nostro passato.

Ovviamente è importante che la festa rimanga tale, che sia la festa di tutti e non che venga strumentalizzata per fare propaganda.