Blitz contro ticket in metro a Milano

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Un blitz contro il ticket è avvenuto ieri sera nelle stazioni della metropolitana di Milano, da Missori a Repubblica, da Zara a Garibaldi. Si è trattato di un blitz molto particolare, inusuale ma per certi versi giustificato dalla situazione economica in cui la popolazione italiana versa. Le famiglie sono stanche e questa è l’ennesima conferma; è necessario che qualcosa cambi nel più breve tempo possibile.

Blitz contro gli aumenti dei biglietti, le famiglie sono stanche

Proprio durante la tarda serata di ieri, sono stati bloccati e successivamente vandalizzati i tornelli per timbrare i biglietti in metro. Chi ha fatto tutto questo si è firmato con ‘Atmnontipago’. Il gruppo ha da subito sostenuto di portare avanti una campagna contro il caro ticket.

Il motivo del loro blitz? L’aumento inaspattato ed ingiusto dei costi del biglietto. Questo aumento come in molti altri casi va a colpire coloro che non possono permettersi di sostenere determinati costi giornalmente. Ci si riferisce senza dubbio ai lavoratori ed alle famiglie che non arrivano a fine mese. Gli stipendi non aumentano, anzi diminuiscono a dismisura, nel frattempo però i costi della vita aumentano.

50 attivisti autonomi bloccano le macchinette con schiuma e fascette

Gli attivisti, circa 50 autonomi, hanno distruibuito ai passeggeri dei biglietti finti molto simili a quelli rwali Atm. Questi poi sono stati anche postati sui social per invitare quanta più gente possibile a partecipare alla manifestazione.

Atm ha subito comunicato l’accaduto evidenziando le zone che sono state interessate dal blitz. E’ stato dichiarato che l’evento ha causato ingenti danni per un totale che va oltre 70mila euro. Il gruppo però è stato intercettato dalla Security di Atm che con un rapidissimo intervento è riuscita ad evitare venissero fatti altri danni in altre stazioni vicine.

In alcune stazioni metro nel frattempo altri gruppi di vandali hanno bloccato le fessure dei tornelli, dove si inseriscono i biglietti, con della schiuma. Così facendo infatti, le macchinette automatiche hanno smesso di funzionare riportando probabilmente gravi danni.
In altre stazioni invece è stato utilizzato un metodo soft, se non altro risolvibile. Le macchienette sono state bloccate attraverso delle fascette da elettricista facilmente removibili.