Duomo di Milano: come arrivare, storia, ingresso, curiosità

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Il Duomo di Milano
Il Duomo di Milano

Il Duomo di Milano è la chiesa cattedrale di Milano. Dedicato a Santa Maria della Natività, è la sede dell’Arcivescovo di Milano.

La cattedrale ha impiegato quasi sei secoli per essere completata. È la chiesa più grande d’Italia (la più grande basilica di San Pietro si trova nello Stato della Città del Vaticano), la terza più grande d’Europa e la quarta più grande al mondo.

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Biglietti del Duomo di Milano

L’ingresso al Duomo di Milano per alcune zone è soggetto al pagamento di un biglietto. Si parte da 3 euro per visitare la cattedrale fino ad arrivare ai 25 euro per accedere alla terrazza.

veduta dall'alto del Duomo di Milano
veduta dall’alto del Duomo di Milano

Orari Duomo di Milano

Tutti i giorno con orario dalle 8:00 – 19:00 (alcune zone come la terrazza partono dalle ore 9:00).

Raggiungere il Duomo di Milano

 

Come arrivare al Duomo di Milano in treno

• Stazione Centrale, prendere la linea gialla della metropolitana (M3) e scendere alla fermata Duomo.

• Dalla Stazione Cadorna, prendere la linea rossa della metropolitana (M1) e scendere alla fermata Duomo.

•  Porta Garibaldi (stazione), prendere la linea verde della metropolitana (M2), cambiare a Cadorna per la linea rossa (M1) e scendere alla fermata Duomo.

 

Arrivare al  Duomo di Milano in aereo

Gli aeroporti più vicini al Duomo sono Malpensa e Linate.

• Da Malpensa: la stazione ferroviaria centrale è raggiungibile con il servizio navetta autobus o in taxi. Il treno Malpensa Express collega l’aeroporto alle stazioni ferroviarie Centrale e Garibaldi. Le partenze servizio di bus navetta sono previsti circa ogni mezz’ora dalle 03:45 alle 00.30.

• Da Linate: autobus 73 collega l’aeroporto alla stazione centrale 6:05-23:35.

 

Raggiungere il  Duomo di Milano in auto

Non è possibile raggiungere direttamente il Duomo di Milano in auto. E’ possibile parcheggiare l’auto presso i parcheggi a pagamento di Piazza Diaz o il parcheggio di Piazza Fontana che distano solamente 500 metri circa.

La zona è ha traffico limitato  Area C, attiva dal lunedì al venerdì 7,30-19,30. E’ possibile raggiungere il duomo in auto pagando il biglietto d’ingresso direttamente al parcheggio o presso il call center del Comune di Milano. Bisognerà ricordarsi anche delle emissioni inquinanti della propria auto. Attualmente entrano le auto con emissioni euro 5 ed euro 6. Le altre sono tassativamente escluse.

 

Arrivare al Duomo di Milano coi mezzi publici

Le linee che vanno a piazza Duomo sono:
• Piazza Fontana, il tram 15
• Via Torino, tram 2 e 14
• Via Mazzini, tram 16, 24 e 27

 

Duomo di Milano la storia

Il tracciato di Milano, con le strade che si irradiano dal Duomo o lo circondano, rivela che il Duomo occupa quello che era il sito più centrale nel Mediolanum romano, quello della basilica pubblica di fronte al foro.

La prima cattedrale, la Basilica Nova dedicata a S. Tecla, è stata completata nel 355. Sembra di condividere, su scala leggermente più piccola, la pianta della Chiesa contemporanea recentemente riscoperta sotto Tower Hill a Londra. Una basilica attigua fu eretta nell’836.

interno del Duomo di Milano
interno del Duomo di Milano

Il vecchio battistero ottagonale, il Battistero Paleocristiano, risale al 335 ed è ancora visitabile sotto il Duomo di Milano. Nel 1075, a seguito di un’incendio che danneggiò la cattedrale e la basilica, furono ricostruiti come il Duomo.

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Nel 1386, l’arcivescovo Antonio da Saluzzo iniziò la costruzione della cattedrale. L’ inizio della costruzione coincise con l’ascesa al potere a Milano del cugino arcivescovile Gian Galeazzo Visconti. Fu inteso come ricompensa per la classe operaia e nobile, che aveva sofferto sotto il suo tirannico predecessore Visconti Barnabò.

Prima che iniziassero i lavori, furono demoliti tre edifici principali. Il palazzo dell’Arcivescovo, il Palazzo Ordinari e il Battistero di Santo Stefano alla sorgente, mentre la vecchia chiesa di Santa Maria Maggiore è stata sfruttata come una cava di pietra.

L’entusiasmo per l’immenso nuovo edificio si diffuse presto tra la popolazione, e l’abile Gian Galeazzo, insieme al cugino arcivescovo, raccolse grandi donazioni per i lavori in corso.

Il programma di costruzione era strettamente regolato dalla “Fabbrica del Duomo“. Aveva 300 dipendenti guidati dal primo ingegnere capo Simone da Orsenigo. Inizialmente Orsenigo progettò di costruire la cattedrale in mattoni in stile gotico lombardo.

Visconti aveva l’ambizione di seguire le ultime tendenze dell’architettura europea. Nel 1389 nominarono un ingegnere capo francese, Nicolas de Bonaventure, che aggiunse alla Chiesa il suo gotico Rayonnant, uno stile francese non tipico per l’Italia. Decise che la struttura in mattoni doveva essere rivestita di marmo. Galeazzo diede in esclusiva alla Fabbrica del Duomo il marmo dalla cava di Candoglia e lo esentò dalle tasse.

Dieci anni dopo un altro architetto francese, Jean Mignot, fu chiamato da Parigi per giudicare e migliorare il lavoro svolto, poiché i muratori avevano bisogno di nuovi aiuti tecnici per sollevare pietre ad un’altezza senza precedenti. Mignot dichiarò tutto il lavoro fatto fino ad allora come in pericolo di rovina, poiché era stato fatto sine scienziato (“senza scienza”).

terrazza del Duomo di Milano
terrazza del Duomo di Milano

Negli anni seguenti le previsioni di Mignot si rivelarono false, ma stimolarono gli ingegneri di Galeazzo a migliorare i loro strumenti e le loro tecniche. Il lavoro procedette rapidamente, e alla morte di Gian Galeazzo nel 1402, quasi la metà della cattedrale fu completata.

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Duomo di Milano di notte
Duomo di Milano di notte

La costruzione, tuttavia, si arrestò quasi del tutto fino al 1480, per mancanza di denaro e di idee: le opere più notevoli di questo periodo furono le tombe di Marco Carelli e papa Martino V (1424) e le finestre dell’abside (1470) che ritraggono San Giovanni Evangelista, di Cristoforo de ‘Mottis e San Eligio e San Giovanni di Damasco, entrambi di Niccolò da Varallo. Nel 1452 furono completate la navata centrale e le navate laterali.

 

Duomo di Milano e gli artisti unici

Ludovico Sforza

Tra il 1500 e il 1510, sotto Ludovico Sforza, la cupola ottagonale fu completata e decorata all’interno con quattro serie di 15 statue ciascuna, raffiguranti Santi, profeti, sibille e altre figure della Bibbia. L’esterno rimase a lungo senza decorazioni, ad eccezione del Guglietto dell’Amadeo, costruito nel 1507-1510. Questo è un capolavoro del Rinascimento che tuttavia si armonizza bene con l’aspetto gotico generale della Chiesa.

Borromeo 

Con l’ascesa di Carlo Borromeo al trono arcivescovile, tutti i monumenti laici furono rimossi dal Duomo. Tra questi vi erano le tombe di Giovanni e Filippo Maria Visconti, Francesco I e sua moglie Bianca Galeazzo Maria, che furono portati in destinazioni sconosciute. Tuttavia, l’intervento principale di Borromeo fu la nomina, nel 1571, di Pellegrino Pellegrini a capo dell’ingegneria – una mossa controversa, poiché nominare Pellegrino, che non era un fratello laico del duomo, richiese una revisione degli statuti della Fabbrica.

Borromeo e Pellegrini cercarono un nuovo aspetto rinascimentale per la cattedrale, che enfatizzasse la sua natura romana / italiana e sottomettesse lo stile gotico, che ora era visto come straniero. Poiché la facciata era ancora in gran parte incompleta, Pellegrini progettò uno stile “romano”, con colonne, obelischi e un grande timpano. Con il progetto di Pellegrini, annunciarono un concorso per il design della facciata, che portò alla luce circa una dozzina di opere, inclusa una di Antonio Barca.

Il disegno non fu eseguito, ma la decorazione interna continuò: nel 1575-1585 il presbiterio fu ricostruito, mentre furono aggiunti nuovi altari e il battistero.

Duomo: il 17 ° secolo 

I lavori continuarono fino al 1638 con la costruzione di cinque portali e due finestre centrali. Nel 1649, tuttavia, il nuovo architetto capo Carlo Buzzi introdusse una rivoluzione sorprendente: la facciata doveva tornare allo stile gotico originale, compresi i dettagli già finiti all’interno di grandi pilastri gotici e due giganteschi campanili.

guglia Madonnina Duomo Milano
guglia Madonnina Duomo Milano

La guglia della Madonnina, nel 1762, fu eretta a un’altezza vertiginosa di 108,5 mLa guglia è stata progettata da Carlo Pellicani e ospita in cima una famosa statua della Madonnina policroma, progettata da Giuseppe Perego che si addice alla statura originale della cattedrale. Dato il clima è notoriamente umido e nebbioso a Milano, i milanesi considerano un giorno di bel tempo quando la Madonnina è visibile da lontano, poiché è spesso coperta di nebbia.

Insomma, un capolavoro con una ricca e armonica componente gotico – rinascimentale tutta da scoprire …. Anche al suo interno!