Viale Pasubio Milano, lunga 350 metri tra piazzale Baiamonti e XXV Aprile

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Viale Pasubio Milano

Anche se non siete di Milano, probabilmente, senza magari accorgervene, avete visto Viale Pasubio. Durante il film Happy Family di Gabriele Salvatores, uscito nelle sale nel 2010, è ritratto in due scene. In una appare l’Antica Trattoria della Pesa, nell’altra il celebre graffito di Bross sulle rovine dei bombardamenti. Quali bombardamenti? Quelli della Seconda Guerra Mondiale. Difatti, nel conflitto bellico gli angloamericani inflissero pesanti danni alla città meneghina.  

Antica trattoria la pesa di Viale Pasubio a Milano
Antica trattoria la pesa di Viale Pasubio a Milano

Parte della circonvallazione esterna, un anello di strade immediatamente costruito al di fuori della cinta muraria spagnola, Viale Pasubio costituiva infatti un importante asse viabilistico. Lunga 350 metri, oggi congiunge piazzale Baiamonti (e dunque Porta Volta) con Piazza XXV Aprile (e quindi Porta Garibaldi). 

All’estremo ovest si trova Porta Volta, aperta nel 1880 come ingresso alla nuova strada Comasina e al nuovo cimitero; all’estremo est Porta Garibaldi. Già nel 1878 una fitta edificazione attorniava il viale, percorso dalla tranvia. Alla fine dell’Ottocento, portava la denominazione di Viale di Porta Garibaldi; poi cambiato nell’attuale in onore del monte Pasubio, teatro di importanti scontri bellici nella Grande Guerra. 

 

Viale Pasubio: edifici a lungo in stato di rovina

I bombardamenti del 24 ottobre 1942 e delle notti dell’8 e 13 agosto 1943 causarono pesanti danni. Gli edifici ubicati sul lato meridionale non vennero mai ricostruiti e per decenni rimasero allo stato di rovina. Un vivaio aveva occupato tale zona, nonché una serie di appostamenti abusivi, i più centrali della città, sgomberati il 15 marzo 2012.   

Inserito nel PRG del 1953, il progetto del centro direzionale prevedeva lo smantellamento sul fronte settentrionale dei vecchi fabbricati; a sostituirli moderni edifici a destinazione terziaria e residenziale. L’area di piazzale Baiamonti sarebbe stata presidiata da uno svincolo simil-autostradale. Opere che non vennero però mai realizzate. 

Persa la funzione viabilistica

La recente pedonalizzazione di Piazza XXV Aprile ha privato Viale Pasubio della funzione viabilistica, limitata all’accesso e al parcheggio sotterraneo. Tra i ristoranti più iconici di Milano, impreziosisce la zona l’Antica Trattoria della Pesa. È chiamata così perché è esattamente ubicata dove, nell’Ottocento, le merci importate in città venivano pesate per il dazio da pagare ai caselli di Porta Volta. Il ristorante è stato aperto nel 1880 e conserva la medesima posizione e la medesima insegna di allora. Negli Anni 30 vi lavorò, da cameriere, Ho Chi Minh, futuro presidente del Vietnam del Nord. Una targa di marmo sta lì a ricordarlo. 

Nelle strette vicinanze sorge la cosiddetta “Torre Unilever” o “Grattacielo di Viale Pasubio”; eretta negli Anni 70, un tempo affittata dalla multinazionale Unilever. Per alcuni anni il grattacielo è rimasto in stato di abbandono, ma attualmente sono in fase d’opera dei lavori di recupero, quasi terminati. 

Riqualificazione

In data 17 dicembre 2010 la Giunta comunale ha avallato un piano di riqualificazione di Viale Pasubio. La superficie interessata, di oltre 17 mila metri quadrati comprende l’area con viale Montello, viale Crispi e Porta Volta. Il progetto seguito nel 2008 dallo studio Herzog & de Meuron e “SD Partners” è finanziato dalla società “Finaval”. A detenere la proprietà del terreno sempre i Feltrinelli: ancora nel XIX secolo vi si trovava la falegnameria di famiglia. L’intervento contempla un vasto parco lineare parallelamente sviluppato all’edificio, sul lato di viale Francesco Crispi. Inoltre, è in programma la costruzione di nuovi corsie ciclabili e pedonali fino a piazzale Biancamano e piazza Lega Lombardia. 

Nel 2010 è stato completato un campione della struttura. Il via ai lavori di bonifica ha subito un leggero ritardo: fissati per il 15 marzo 2012, hanno avuto effettivo avvio il successivo 9 maggio, ad opera di Manfredi Scavi Snc. Nell’autunno 2012 hanno tenuto luogo le operazioni preliminari: otto mesi di fase preparatoria, dunque due anni di realizzazione. 

Nel dicembre 2016 si sono inaugurate le Piramidi in vetro di Herzog, due edifici identici di forma piramidale con ampie vetrate della Fondazione Feltrinelli. Nel primo hanno trovato spazio alcune sale congressi, una sala lettura, una libreria e l’imponente archivio della Fondazione; in totale, il complesso si sviluppa su 5 piani, per un totale di circa 2.700 metri quadrati. 

Nell’edificio gemello ha aperto nel 2017 una nuova sede del colosso tecnologico Microsoft. Si attende adesso la creazione di un’area verde pubblica, con percorsi pedonali, piste ciclabili, un parco giochi e grandi viali. 

I proprietari di un molto stretto lungo e lotto hanno deciso di investire creando una nuova residenza su una volumetria già esistente ma mai applicata. Viale Pasubio 2 è uno dei lotti rimasti incompiuti in seguito all’inizio dei piani regolatori degli Anni 50 e 60. In parte vide la luce la via Alessio di Tocqueville, parallela di Corso Como. 

Essa si sarebbe dovuta aprire su Viale Pasubio. I proprietari hanno affidato allo studio di architettura di Chiara Consonni il compito di erigere un nuovo edificio, incastrato tra i vecchi palazzi. Nel frattempo, la rinomata Pizzeria Fabbrica ha lasciato il posto ad un’altra celebre catena di ristoranti, il Signorvino.