Quartiere Barona Milano: tra musica, film e sviluppo

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Barona Milano
Barona Milano

Anche chi abita chilometri, regioni di distanza da Milano, conoscerà Barona, purché abbia la passione per la musica, in particolare rap. Citata in “Bastavano le briciole” e “Estate in città” di Marracash, lo stesso artista, cresciuto proprio in questa zona, vi ha girato il videoclip del singolo “Badabum Cha Cha” nel 2008. Un pezzo apripista verso una carriera piena di successi. Al contrario, erano già all’apice i Club Dogo, quando quattro anni più tardi girarono il videoclip di “Ragazzo della Piazza” (feat. Ensi). 

Come se ciò non bastasse, nella Barona è stato ambientato “Fame chimica”, film indipendente del 2013 volto a raccontare le problematiche della vita giovanile nella periferia meneghina. In realtà le riprese furono girate in piazza Luigi Capuana a Quarto Oggiaro, diversamente da “I girasoli”, film degli anni Sessanta con protagonisti Marcello Mastroianni e Sophia Loren. I riferimenti disco e cinematografici sono alquanto affascinanti, e vale altrettanto spostando il discorso sulla storia del quartiere e sui monumenti ivi realizzati. 

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Barona: lo sviluppo fino ai giorni nostri

Quartiere e antica parrocchia posta nel lato sud-occidentale del capoluogo lombardo, appartenente al Municipio 6, Barona era parte integrante del Comune dei Corpi Santi di Porta Ticinese. Auspicato durante la dominazione austriaca mediante decreto siglato da Maria Teresa d’Austria nel 1757, e attuato dal figlio Giuseppe II nel 1782, il conglomerato riunì sotto un’unica amministrazione un’area di borghi agricoli e cascine fuori dalle mura cittadine. 

Il nome deriva proprio dalla particolare caratteristica: il divieto di seppellire i defunti entro la cerchia muraria costrinse a deviare la pratica all’esterno. Anche la sepoltura di martiri e santi avveniva fuori, da ciò l’appellativo “Corpi Santi”. Il suffisso “di Milano” si aggiunse nel corso della Seconda guerra d’indipendenza. L’annessione al Comune di Milano avvenne successivamente, nel 1873. 

Oggi la Barona è innanzitutto una zona residenziale, con diversi campi da football di società sportive locali. Per la loro sperimentalità e l’impatto nel quartiere, sono degne di nota le esperienze Villaggio Barona e Barrio’s, luoghi di aggregazione ed intervento sociale polifunzionali, e gli orti comunali di via Danusso. Sorgono qui l’Ospedale San Paolo, uno dei più significativi di Milano, e due università private: la NABA e lo IULM. Sono presenti pure un distaccamento della facoltà di Medicina dell’Università Statale e il Collegio di Milano. 

Il Quartiere S. Ambrogio di Barona Milano

Tra viale Famagosta e il parco agricolo Sud Milano, vi confina il quartiere comunale S. Ambrogio. Fondato negli anni Sessanta, sui terreni adiacenti a Cascina Monterobbio, vi furono eretti imponenti edifici curvilinei dalla singolare conformazione, che avrebbe accolto circa 50mila persone. 

In un secondo momento vi si aggiunse il quartiere dello ex-IACP, di dimensioni simili. Dalla fine degli anni Ottanta, Sant’Ambrogio ha cominciato un processo di espansione verso sud, attorno alle vie Boffalora, Cascina Bianca, Danusso, De Finetti, De Pretis, Mazzolari. 

Luoghi di interesse

Dalle chiese al parco, la Barona è una meta interessante sia per gli appassionati di arte sia per chi desidera trascorrere del tempo all’aria aperta. Partendo dalle Chiese, esiste da secoli quella dei Santi Nazari e Celso. Probabilmente fin dal Trecento, benché lo storico Cesare Cantà nella sua “Grande illustrazione del Lombardo-Veneto” la faccia addirittura risalire ai primi del Cristianesimo. La struttura, così come i parecchi appezzamenti agricoli e forse la stessa cascina Barona, era di proprietà dei monaci benedettini del Monastero di San Celso, da cui deriva il nome della chiesa stessa. 

Più recente, ma non di molto (è del Cinquecento) la chiesa campestre di San Marchetto. Altre chiese di quartiere sono dedicate a Santa Bernardetta, San Giovanni Bono, San Gregorio Barbarigo, Santa Maria Ausiliatrice, San Silvestro. Il Santuario di Santa Rita da Cascia si può invece fregiare di 25 vetrate, realizzate tra il 1954 e il 1971 dall’artista Amalia Panigati. 

Barona Milano: le cascine

Con l’adiacente ambito delle risaie, Parco Teramo Barona è un’area agricola di discrete dimensioni, dove sono conservate alcune cascine attive, altre in disuso. Inoltre, sono presenti strade di campagna strette e tortuose adatte per le camminate e le gite in bicicletta. Le principali cascine sono quelle di San Marcaccio, San Marchetto e San Marco, seguite da Cascina Bassa, Cascina Battivacco, Cascina Bazzana Superiore, Cascina Cantalupa, Cascina Carliona, Cascina Colomberotto, Cascina Corio, Cascina di Mezzo, Molino Doppio e Mulino della Pace. 

Vicino ai ruderi di Cascina Carliona, al posto della Cascina Bianca, demolita, oggi si estende un parco con lo stesso nome. Infine, Cascina Monterobbio, facente parte del parco Agricolo Sud Milano, è ormai quasi completamente una zona urbanizzata.