Villa Clerici Milano: dettagli di pregio in stile Italiano

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Villa Clerici Milano
Villa Clerici Milano

Villa Clerici è un edificio costruito nel nucleo storico di Niguarda, a Milano. La Casa da Nobile fu edificata tra il 1722 e il 1723, su progetto dell’Arch. Francesco Croce. Il lavoro gli fu commissionato da Giorgio Clerici, la cui famiglia si assicurò i possedimenti del quartiere, spinta dalla ascesa sociale, fondata sul commercio della seta e su prestigiosi incarichi politici derivanti da nomine pubbliche. Tra la fine del XVII secolo ed i primi anni di quello successivo, i Clerici promossero la costruzione di residenze nobiliari da destinare a residenze di campagna. 

 

Se Carlo, padre di Giorgio, pensò al complesso delle tre residenze di villeggiatura, il figlio diede concreta attuazione al pretenzioso programma. Le abitazioni di villeggiatura forese da un lato consentivano un controllo più diretto dei terreni agricoli, dall’altro restituivano comunque l’immagine di ricchezza e possessori della nobiltà. 

 

interni di Villa Clerici a Milano
interni di Villa Clerici a Milano

 

 

Villa Clerici: grande splendore poi la decadenza

 

Il borgo Niguarda era attraversato dal Seveso e da fontanili, così da garantire un idoneo apporto irriguo per le esigenze agricole. Inoltre, si trovava lungo la strada della seta, collegante il capoluogo e Como. Dal Settecento all’Ottocento il palazzo visse ininterrottamente un periodo di grande splendore, finché, con tutti gli stabili presenti nel quartiere, passò nel 1830 a Giuseppe Melzi. Nella seconda metà del XIX secolo cominciò la decadenza. Persa la connotazione di luogo da villeggiatura, progressivamente i nuovi proprietari adattarono l’immobile alle attività produttive.

 

Tra la metà del XIX e i primi del XX secolo la villa fu depauperata di arredi, decorazioni e suppellettili, devastata nell’impianto. Si susseguiranno numerosi passaggi di proprietà, finché nel 1912 Mario Ganzini insediò a Villa Clerici la sua azienda di commercio di materiale fotografico; in quel periodo fu intrapreso un primo, parziale, restauro, condizionato dall’adeguamento del complesso alla nuova attività. Dal 1927 il palazzo è sede della Casa di Redenzione Sociale, istituita dai Padri Paolini. 

esterni della Villa Clerici a Milano quartiere Niguarda
esterni della Villa Clerici a Milano quartiere Niguarda

 

 

Imponente cancellata

 

Nel corso dei secoli Villa Clerici ha preservato i caratteri architettonici e, seppur privata del contesto originario, tuttora riveste notevole significato nel tessuto edificato di Niguarda, nella zona nord di Milano, lungo la via Terruggia. Con forma a U, il complesso si apre mediante una imponente cancellata lungo lo spazio pubblico; installata intorno alla metà del Novecento, proveniente dalla vicina Villa Litta Modigliani (dove si trovava in stato di completo abbandono), la cancellata ha coppie di pilastri bugnati sormontati da vasi.  

 

La planimetrica composizione di Villa Clerici presenta due piccole cappelle sul bordo, alla sommità dei fabbricati che si allungano dal corpo centrale; una, integra, dedicata a Santa Teresa, l’altra, a Sant’Antonio, spogliata degli arredi sacri, ora custoditi presso la locale Parrocchiale. 

 

In linea allo stile italiano

 

Così configurato, il cortile è ripartito in linea allo stile italiano. Una interpretazione libera di quanto era allestito nell’epoca del massimo splendore della villa; poste su piedistallo, alcune statue mirano a sottolineare le intersezioni dei percorsi. Su due piani, con il piano nobile e il corpo centrale in posizioni più alta, si eleva il prospetto principale, concluso da una sopraelevazione al di là della copertura. Preceduto da una monumentale scala a coda di rondine, un portico su colonne binate impreziosisce la facciata. 

 

A nord, il lungo, e austero, prospetto opposto, con balconcino al piano nobile, fa da fondale al vasto giardino; fortunatamente preservato e ridisegnato negli Anni 50 con la disposizione sull’asse centrale di quinte teatrali, colonnati, platee; statua, gruppi scultorei, una vasca con ponticello, alberature a macchia e, in generale, le zone, verdi completano il parco. Semiportali curvilinei compongono il raccordo della villa con i corpi rustici ai lati. 

 

Villa Clerici: dettagli di pregio

 

Gli ambienti principali mantengono, oggi come oggi, vari dettagli di grande pregio, quali pitture a cornice delle porte, soffitti a cassettone, camini. Risalgono all’originaria decorazione i due affreschi nella sala centrale, con una raffigurazione della Giustizia e del Ratto di Ganimede, nella zona adiacente. 

 

Tra i principali motivi di richiamo di Villa Clerici c’è poi lo scalone d’onore a tre rampe, con balaustra in pietra di miarolo e statue in posizione accovacciata in corrispondenza dei risvolti di rampa; e il Salone degli Specchi al piano rialzato della villa: allestito solo nei primi anni del XIX secolo con dipinti a trompe l’oleil, ha un incantevole soffitto a cassettoni decorato. 

 

Dal 1955 Villa Clerici ospita nelle sale del piano rialzato la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, desiderata da Dandolo Bellini, composta da 130 opere: figurano, tra gli autori, Trento Longaretti, Achille Funi, Luciano Minguzzi, Aldo Carpi, Giacomo Manzù e Francesco Messina. Il sito istituzionale è www.villaclerici.it