Casa Galimberti Milano: lo stile liberty migliore di Milano

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Casa Galimberti a Milano
Casa Galimberti a Milano

Casa Galimberti è un palazzo di Milano sito in via Malpighi 3. Progettato nel 1903-1905 dall’Architetto Giovanni Battista Bossi, su commissione dei fratelli Galimberti, è considerato uno degli esempi migliori del liberty milanese.

A renderlo così di richiamo il rivestimento applicato per la facciata esterna, con motivi floreali in cemento, piastrelle figurate in ceramica e ferro battuto, tutti disegnati da Bossi.

Per quanto riguarda i fratelli Galimberti, questi sono anni di intensa attività artistica. Difatti, fecero costruire negli stessi anni, su progetto di Alfredo Campanini, un altro degli edifici più rappresentativi del liberty milanese: Casa Campanini. 

 

particolare la facciata di Casa Galimberti in stile liberty
particolare la facciata di Casa Galimberti in stile liberty

 

La storia di casa Galimberti

Casa Galimberti fu realizzata in una parte dell’area presidiata dalla Società Anonima degli Omnibus (SAO), costituita nel 1861 per garantire il trasporto pubblico locale con tram a cavallo; ed ebbe la concessione dal principe Umberto di Savoia dell’ippovia ferrata Milano-Monza, inaugurata l’8 luglio 1876. 

 

All’alba del nuovo millennio l’amministrazione comunale scelse di indire una gara per un servizio di tram elettrici. Se la aggiudicò Edison, mentre la SAO terminò seconda con la tecnologia Westinghouse. Fu così dismessa la rimessa di via Sirtori, che ospitava 280 cavalli. Il terreno finì in mano a privati e gli edifici furono demoliti, ad eccezione di 3 scuderie da 54 cavalli, ancora visibili in via Sirtori 24 (negozio di abbigliamento Nervesa) e 32 (società Roland Berger). Aperta via Malpighi, lungo la via videro la luce nuovi complessi. In quanto a Casa Galimberti, l’ufficio è stato sottoposto nel 1965 a vincolo monumentale. 

 

 

Il particolare aspetto è dovuto alla volontà dei committenti di distinguere il proprio rango. Realizzate con la tecnica della pittura a fuoco, le sue variopinte piastrelle contrastano piacevolmente con il design moderno dei locali e dei negozi presenti al pianterreno, fra cui un ristorante davvero noto, principalmente apprezzato per i panini gourmet e d’autore. 

 

Il pianterreno

Al pianterreno, Casa Galimberti annovera, infatti, negozi e locali pubblici e quattro appartamenti per piano negli altri 4 piani. Lo compongono due parti non perpendicolari tra loro all’angolo di via Sirtori e via Malphi, rispettivamente estesi 33 e 32 metri. Sotto l’angolo del palazzo, la Roggia Gerenzana, che fa confluire acque pulire a Rogoredo dalla Martesana, in modo da irrigare i terreni agricoli dei conti Brivio Sforza. Nel cortile dell’edificio di via Spallanzani 10 (Unes) è visibile tuttora un tratto ancora scoperto lungo 20 metri. La roggia dava acqua alle scuderie della SAO. 

 

Murature portanti in mattoni sono l’essenza della costruzione. Ma il solaio tra piano terra e cantina è in cemento armato. È quasi interamente in ceppo gentile delle cave di Trezzo e Brambate il basamento della facciate, fornito dalla ditta Corda e Malvestiti di Vaprio d’Adda. Le balaustre del primo piano sono totalmente in cemento, quelle del secondo hanno la parte centrale in ferro battuto e gli angoli in cemento; dal terzo piano è impiegato esclusivamente il ferro battuto. 

 

La facciata

La facciata di circa 170 metri quadri è quasi tutta ricoperta da ricche decorazioni in ceramica, eseguite sempre in ceramica, dipinte a fuoco su motivi disegnati dall’architetto Bossi. Delle pitture se ne sono occupati Ferdinando Brambilla per le figure e Pio Pinzauti per la parte ornamentale. Al piano nobile sono raffigurate delle giunoniche figure femminili, negli altri piani vi sono invece motivi floreali. Le decorazioni in ferro battuto sono opera della ditta Arcari e Bellomi; mentre delle ceramiche se ne è fatta carico la Società Ceramica Lombarda “Ing. A. Bertoni & C.”

 

Gli anni 90

In chiusura degli anni Novanta un accurato restauro del vano scala e dell’androne d’ingresso ha riportato alla luce la decorazione interna; che, fin dal vano portineria, rimanda ai motivi floreali adottati sulle facciate esterne. Facciate sottoposte al restauro conservativo nel mese di marzo 2018, insieme alle maioliche, le quali si stavano purtroppo staccando. L’impresa Riva Srl impresa restauri Italia di Robecco sul Naviglio ha affidato la direzione dei lavori all’architetto Nicoletta Giudici e al Geometra Stefano Galbiati. 

 

Come raggiungere casa Galimberti

Chi passeggia nel cuore commerciale del capoluogo lombardo sarà colto di sorpresa da Casa Galimberti, e invogliato a prendersi una pausa per ammirare un pezzo di storia della città. Tra un acquisto e l’altro, è sufficiente alzare lo sguardo per essere trasportati in un’altra dimensione, lasciandosi conquistare dal tocco ricercato e sofisticato. Aperta al pubblico, Casa Galimberti può essere comodamente raggiunta in metro prendendo la linea M1 (rossa), con destinazione Porta Venezia.