Ca’ Granda Milano: la sede dell’Università degli Studi di Milano

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Palazzo Ca Granda Milano
Palazzo Ca Granda Milano

La Ca’ Granda, oggi sede dell’Università degli Studi di Milano, è un edificio situato tra via Festa del Perdono, via Laghetto e via Francesco Sforza, in prossimità della basilica di San Nazaro in Brolo. Per secoli il complesso rivestiva però tutt’altra funzione. Infatti, dietro promessa formulata da Francesco Sforza nel 1451, gli abitanti ebbero “un grande e solenne ospedale”, sancito nel decreto emanato il 1° aprile 1456. 

 

L’esperienza della Communitas Ambrosiana (1447-1450) aveva decretato la fine del governo e del regno dei Visconti. Ed è a questo punto che irruppe Francesco Sforza, il quale entrò trionfalmente a Milano nel 1450, trovando una città ridotta all’estrema povertà. Il popolo aveva esortato il nuovo signore affinché ripristinasse l’eccellente vocazione assistenziale.

 

L’appellativo di Ca’ Grande de’ Milanesi

Ben presto, l’ospedale ricevette l’appellativo di “Ca’ Grande de’ Milanesi”, sia per l’accoglienza ottimale riservata ai pazienti di qualsiasi provenienza ed estrazione sociale, sia per la capacità di attrarre le donazioni dei benefattori e il volontariato. Il progetto originale, affidato al Filarete (Antonio Averlino), subì tangibili correzioni, dettate dal bisogno di adattare le soluzioni concepite al rigido clima lombardo; e a una serie di interruzioni legate alla mancanza cronica di fondi, che avrebbe fatto concludere i lavori solamente diversi secoli più avanti. 

 

Le opera di ampliamento grazie al lascito di Giovanni Pietri Carcano

Si dovette attendere il XVII secolo prima che un generosissimo contributo desse una svolta all’impresa edificatoria. Grazie al lascito del commerciante e banchiere Giovanni Pietro Carcano, si resero possibili opere di ampliamento e revisione del complesso monumentale filaretiano, ripartito in tre piani. 

 

L’intervento avviato riguardò prevalentemente il cortile centrale, o Cortile d’Onore, che finì per misurarsi con quanto già edificato in precedenza, ossia il quadrilatero sforzesco (l’ala destra) e il porticato che lo collegava al cortile centrale, quasi concluso da Giovanni Antonio Amadeo nel 1497. A partire dal 1635 si avviò, nel lato di fronte, la realizzazione della chiesa dell’Annunciata. Le colonne del Cortile d’Onore sono in granito di Baveno, le basi e i capitelli in pietra di Viggiù, mentre tutte le parti decorative rigorosamente in pietra d’Angera. I tondi con busti raffigurano santi, evangelisti, apostoli, personaggi pubblici e sibille. I due rilievi con san Giuseppe e sant’Ambrogio (protettore della città di Milano) sono attribuiti a Giovanni Antonio Amadeo. 

 

Preposti come quella di sinistra alla cura dei malati, i lavori della Crociera di destra cominciarono nel 1459 e terminarono nel 1465. Sia le fondamenta sia le colonne furono costruite in pietra di serizzo, destinata a locali di servizio (botteghe, cantine, magazzini). Ogni braccio aveva un nome: il primo a essere costruito, perpendicolare al Naviglio, fu intitolato a Bianca Maria Visconti e dedicato alle donne degenti. A decorare il portale d’ingresso una lunetta in pietra, ritraente l’Annunciazione, opera di Cristoforo Luoni. Per ottimizzare gli spazi, furono create nuove sale, soppalcando i bracci delle crociere, in uso sino al XIX secolo.

 

Il porticato a 29 arcate

Fino ai giorni nostri il porticato a 29 arcate in cotto a tutto sesto conserva le suggestioni cromatiche del passato, pur avendo subito consistente modifiche già in corso d’opera. L’intradosso degli archi è stato rinvenuto e sono stati restaurati parti di decorazioni affrescati, a tondi e a rombi. Secondo la versione del Filarete, l’affresco della posa della prima pietra sarebbe da ricondurre a Vincenzo Foppa, mentre il cortigiano Tommaso da Rieti e l’umanista Filelfo sarebbero gli autori degli epigrammi decoranti gli ingressi alla Crociera. 

 

Tra i vari cortili, quello della farmacia salta subito all’occhio. Inizialmente adibito a ospitare gli uffici amministrativi della struttura, tra cui il Capitolo dei deputati, che ne dirigeva organizzazione e funzionamento, la prestigiosa destinazione fu probabilmente la causa delle decorazioni abbellenti un tempo i pilastri, di cui rimangono tracce di riquadri e graffiti, riproducenti vasi con anse a forma di uccelli e serpenti posati sui bordi. Gli uffici furono ultimati con la realizzazione di una sala con camino e di un refettorio. 

 

A consolidare lo stretto legame fra la Ca’ Granda e la società milanese furono poi il periodo risorgimentale e, soprattutto, l’evento delle Cinque Giornate (18-22 marzo 1848). Medici, infermieri e personale ospedaliero vi presero attivamente parte: chi prestando soccorso ai feriti di entrambi gli schieramenti; chi combattendo sulle barricate per difendere la Lombardia dal dominio asburgico. 

 

I bombardamenti degli angloamericani

Quasi un secolo dopo l’Ospedale Maggiore finì nel mirino dei bombardieri angloamericani, che tra il 13 e il 16 agosto 1943 provocarono il crollo di una parte della facciata, la distruzione del Cortile d’Onore, con la conseguente perdita dei portici, e seri danneggiamenti dei chioschi laterali. Il restauro di quanto era ancora recuperabile e la reinvenzione di ciò che era irrimediabilmente perduto avvenne sotto le direttive del grande architetto milanese Liliana Grassi, abile ad avvalersi di varie metodologie in relazione alle differenti necessità ricostruttive. 

 

Sfida maggiormente impegnativa la ricomposizione del Cortile d’Onore, culminata nel 1958 con l’inaugurazione della nuova sede dell’Università degli Studi. Da lì in poi le energie furono incanalate nel restauro dell’ala quattrocentesca. Il 31 ottobre del 1984, gli interventi diretti da Grassi condussero alla consegna della Crociera all’Università. 

 

Come arrivare all’edificio Ca’ Granda Milano

Sita in Via Festa del Perdono, n. 7, zona Duomo, permette di raggiungere la Ca’ Granda il servizio di metro, all’intersezione tra le linee M1 (rossa) e M3 (gialla). In alternativa è possibile trovare diversi percorsi in tram sul sito di ATM (www.atm.it). Tutti i sabati, dalle ore 9 alle 16.30, è possibile prenotare visite di gruppo alla Crociera e ai Cortili della Ca’ Granda compilando il modulo disponibile sul portale dell’Università degli studi di Milano.