Rivolta al centro accoglienza: poliziotti aggrediti

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Una vera e propria rivolta ha interessato il centro accoglienza di Milano, subito dopo si è sviluppato un incendio che ha messo tutto e tutti a rischio.

Un insieme di eventi sono finiti con l’aggressione ad una volante della polizia, 7 arresti e 8 persone intossicate in ospedale. Questo è accaduto durante la giornata di ier domenica 4 agosto.

Rivolta ha inizio dall’intervento dei vigili del fuoco

Alle ore 14,30 una volante di passaggio non ha potuto fare a meno di notare il fumo che saliva dal tetto del centro accoglienza. Così hanno allertato i vigili del fuoco di Milano che sono intervenuti nell’immediato per spegnere le fiamme.

Secondo le prime ricerche ed i primi controlli le scintille sono state causate da un cortocircuito di una ciabatta. Le fiamme si sono quindi sviluppate partendo da una stanza, si è bruciato dapprima un materasso, poi tutto il resto.

La vera gravità riguarda un ragazzo di 19 anni che è rimasto intrappolato tra le fiamme e il fumo nero. Così due giovani, per soccorrerli hanno cercato di spaccare le grate, il vetro, le finestre senza riuscire.

Sono così intervenuti i caschi neri ed è stato in quest’occasione che gli ospiti si sono lanciati contro il camion dei vigili del fuoco. A difesa dei caschi neri, rapida azione dei poliziotti successivamente aggrediti da 30 migranti. Ecco quindi che l’aiuto si è trasformato in rivolta.

Arresti e ricoveri in codice giallo

I poliziotti hanno contattato altre volanti richiedendo rinforzi immediati anche da parte dei carabinieri. La rivolta è stata placata qualche tempo dopo ma sono state 7 le persone condotte in questura ed arrestate. Questi ultimi sono stati accusati di avere opposto resistenza a pubblico ufficiale.

Si tratta di tre uomini del Gambia, due senegalesi, un uomo originario del Mali e un altro della Costa d’Avorio responsabili della rivolta.

Per quanto riguarda il 19enne invece, è stato trasportato così come altri feriti in ospedale in codice giallo.