Movida, serate e notturne preoccupano il Governatore della Lombardia

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Movida, l’attuale situazione a Milano preoccupa a causa di assembramenti di giovani e non soltanto, che probabilmente hanno dimenticato quanto avvenuto fino a qualche settimana fa.

Così il governatore Attilio Fontana minaccia una stretta anti-Movida, con un ritorno alle origini. Potrebbero esserci delle nuove regole e restrizioni di qui a breve proprio per colpa del comportamento incivile ed irresponsabile di persone che si sono ritrovate a passeggiare e a bere. Assembramenti continui sul lago di Como, in montagna e altrove.

Movida in centro, le forze dell’ordine intervengono ma la situazione continua a peggiorare

Movida e zero paura, proprio nella zona in cui i contagi sono stati tantissimi, tanti quanti sono state le morti. Milano ricordiamo è stato il focolaio principale oltre che il primo del coronavirus. La città che ha sofferto di più, messa in ginocchio in pochissimi giorni. Ospedali strapieni, infermieri, medici, operatori socio sanitari hanno perso la vita per salvare quella dei propri pazienti, a questo punto invano.

Così le forze dell’ordine che oggi hanno più volte riportato la situazione alla serenità. Richiamando, minacciando, lasciano un ulteriore e invitano una volta ancora al buon senso. Tutto questo però sembra essere inutile in quanto nonostante tutto, la movida continua e non soltanto nel weekend. Sera, notte, non c’è più orario, gli assembramenti sono continui. A dimostrarlo i video pubblicati in questi giorni su qualunque social anche da personaggi famosi indignati.

Attilio Fontana, l’appello ai proprietari dei locali: è l’ultimo avviso

Chi più chi meno, chiunque, ha perso qualcosa durante il drammatico periodo del lockdown, pensavamo tutto questo potesse essere di aiuto in futuro per migliorarci e migliorare i nostri comportamenti ma non è servito a nulla. Così come nemmeno i ripetuti inviti di Fontana che ha richiamato all’ordine anche i proprietari dei locali.

Proprio loro hanno sofferto e hanno perso tantissimo durante questo periodo, sono stati penalizzati e oggi dovrebbero approfittare per proteggere il futuro e invece nulla. L’invito è rivolto a loro che sono gli unici che in qualche modo potrebbero far sì che i propri clienti non si avvicinino, almeno non senza le protezioni sanitarie d’obbligo.