Milano, il rischio baby gang in crescita

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Milano

A Milano, zona Navigli, la situazione sembra essere totalmente fuori controllo soprattutto per quanto riguarda i punti della movida dove si concentrano locali e pub fino ad un capolinea dell’hinterland. I vigilantes che si occupano dei trasporti pubblici di Milano, scelgono di mettersi in malattia per evitare di svolgere servizio e questa è la dimostrazione che la situazione è sempre più preoccupante.

I vigilantes hanno paura

Uno dei dipendenti durante un’intervista ha rivelato che svolgere servizio in quella zona è pericoloso, si corrono troppi rischi e chiunque ha paura. In realtà circa un mese fa una delle guardie giurate è stata presa a calci sulla schiena. L’autore del gesto, un bullo, uno dei tanti che riesce ad ottenere ciò che vuole con aggressioni e minacce. A comandare adesso sono le baby gang formate da 50 ragazzini ubriachi o sotto effetto di stupefacenti. Intervenire diventa impossibile e ad ogni modo qualunque intervento richiede un arco di tempo di almeno 5 minuti. In questi casi e con questi numeri, 5 minuti sono interminabili.

Molta gente ha provato a fermarli arrivando alle mani, molti di questi ragazzi hanno anche spaccato vetri e devastato le auto. Nonostante le proteste avvenuto lo scorso autunno i controlli sono aumentati con pattuglie e forze dell’ordine in borghese ma nulla è cambiato. Oltre le identificazioni non rimane molto da fare.

 Il personale è esposto giornalmente al rischio, i vigilantes hanno turni a gruppi di 3 ma spesso non bastano. Perchè? Perchè di fronte a bande scatenate ma soprattutto armate non c’è molto da fare, sono anche loro con le mani legate. Molti dichiarano di scegliere di rimanere a guardare in un angolo evitando interventi che porterebbero a risultati peggiori.
Le forze dell’ordine sentono di avere le mani legate, nel frattempo il problema continua a diventare sempre più preoccupante. Secondo molti si tratta di una bomba ad orologeria che prima o poi scoppierà con conseguenze gravi.

Milano, Atm trova una soluzione, ecco la proposta

Intanto Atm ha pensato ad una soluzione che potrebbe però essere più utile alle indagini piuttosto che alla sicurezza. Si tratta dell’installazione di microtelecamere sulle divise su tutti coloro che prestano servizio sulle linee della metropolitana e dei bus più pericolose. Ovviamente non sarà possibile contare sull’intervento immediato ma potrebbero rivelarsi utili in un secondo momento.