Uomo vive sott’acqua per 100 giorni: ha rivelato gli incredibili effetti sul suo corpo I “Non ci posso credere”
Un professore ha deciso di vivere 100 giorni sott’acqua per scoprire gli effetti che questo esperimento ha sul corpo umano.
Alcuni di noi si saranno chiesti almeno una volta nella vita come potrebbe reagire il nostro corpo in situazioni estreme. Ed è proprio ciò che ha voluto scoprire il dottor Joe Dituri, che insegna attualmente all’Università della Florida del Sud.
Ha pensato bene di vivere per 100 giorni sott’acqua per scoprire gli effetti che questo esperimento avrebbe avuto sul corpo umano. Ed è così che quest’ultimo ha dato vita alla sfida soprannominata “Neptune 100”.
L’uomo dunque sarebbe rimasto per oltre tre mesi in un habitat sottomarino, rappresentato in questo caso da una stanza del Jules Undersea Lodge a Key Largo, una località situata nella contea di Monroe, in Florida.
L’esperimento sottomarino
Con un’ampiezza di 100 metri quadrati, la stanza si trova a 9 metri di profondità e richiede un’immersione subacquea per raggiungerla. Durante la sua permanenza sott’acqua, il professore è stato monitorato regolarmente da una serie di professionisti, tra cui uno psicologo ed uno psichiatra.
Così facendo è stato possibile analizzare e registrare tutti gli effetti che l’uomo percepiva mentre si trovava in un ambiente che molti descrivono essere simile ad un viaggio spaziale prolungato. La sfida ha avuto effetti incredibili sul suo corpo.
I risultati della sfida
Si pensa che il corpo del dottor Dituri sia diventato biologicamente più giovane, poiché ha ottenuto telomeri più lunghi, ovvero una struttura dei cromosomi, talvolta collegata alla longevità. Lo stesso ha affermato: “Ora ho 56 anni. La mia età estrinseca [biologica] era di 44 anni. Quando sono uscito dall’acqua, la mia età estrinseca era di 34 anni. Quindi i miei telomeri si sono allungati. In realtà sono ringiovanito quando ero sott’acqua”.
Inoltre, si è registrata una riduzione del 50% di tutti i marcatori di infiammazione nelle analisi del sangue. Ma uno degli aspetti negativi dell’esperimento è che è diventato più basso in altezza. Questo è dovuto alla compressione che si subisce quando ci si ritrova in un ambiente subacqueo. Infatti si può raggiungere una pressione fino a sette volte superiore a quella che si ha in superficie. Tuttavia, la sua altezza è tornata normale una volta tornato sulla terraferma.