Portello Milano, un esempio di traformazione totale
A stento lo si riconosce. Tra le diverse zone di Milano che hanno subito negli ultimi anni un radicale processo di trasformazione,Portello Milanoè uno degli esempi più eclatanti. Appartenente al Municipio 8, il quartiere ha abbracciato il cambiamento in modo così chiaro e convincente da cancellare quasi le tracce della storica conformazione. Nel Novecento il cuore era occupato dagli stabilimenti di una delle più grandi case costruttrici italiane di ogni epoca: l’Alfa Romeo. Essi erano dislocati in prossimità della sede urbana diFieramilanocity, la cui realizzazione dei padiglioni risale agli Anni 80. Oggi numerosi interventi di riqualificazione, pubblici e privati, ne hanno modificato l’essenza. La zona della vecchia Fiera è interessata dall’avveniristico progettoCityLife, su una superficie di circa 255 mila metri quadrati. Il nome deriva dalla “strada al Portello”, un’antica stradale che, partendo da piazza Sempione, collegava Milano a Rho, sostituita nei primi dell’Ottocento dalla nuova strada del Sempione. A cavallo della circonvallazione esterno sorgevano gli enormi impianti produttivi dello stabilimento Alfa Romeo del Portobello, visibili anche nel film “Rocco e i suoi fratelli”. Nel 1963 furono affiancati dall’inaugurato stabilimento di Arese, che acquisì nel corso del tempo sempre maggiore importanza nelle strategie societarie. I piani alti del costruttore delegarono man mano il centro storico ad un ruolo marginale, finché, intorno alla metà degli Anni 80, venne totalmente dismesso. I padiglioni fieristici, siti a sud della circonvallazione, videro la luce nel 1997; con una capacità espositiva portata a 348.230 metri quadrati complessivi. L’opera, compiuta senza alcun sostegno da parte delle istituzioni pubbliche, rappresenta un intervento importante di riqualificazione di aree industriali dismesse. Stabilmente occupato in passato dal primo nucleo dell’Alfa Romeo, ilPortelloè protagonista oggigiorno di un processo di riconversione. Tale piano, delegato allo studio degli architetti Valle dal territorio nelle adiacenze di Milano City fino a viale Serra, prevede urbanizzazioni e nuove costruzioni. I responsabili stanno studiando una serie di elementi naturali ed architettonici di grande scala connessi mediante percorsi pedonali. Questi oltrepassano le infrastrutture stradali esistenti e organizzano una sequenza di luoghi riconoscibili. Relativamente al progetto Valle, l’area interessata ha un’estensione di quasi 400mila metri quadrati, ripartiti in: Dal 2020 il quartierePortello Milanofa parte di Alpha District, progetto di marketing territoriale finalizzato alla valorizzazione dell’area. Grazie al patrocinio del Comune, Alpha District collabora con varie realtà, in una partnership che culminata ogni anno nel Fuorisalone. Un vero e proprio percorso identificativo a supporto della cultura del Design, ambito nel quale senz’altro l’Italia è tra i principali attori. Sul sitowww.alphadistrict.itsono disponibili tutte le informazioni del caso. Il legame di Portello col mondo dello sport, e in particolare del calcio, affonda le radici in tempi lontani. Nel quartiere era situata la sede del club Associazione Calcio Savoia, che ad inizi Novecento disputava le proprie partite casalinghe al campo “Garage Alfa”. Lo stesso impianto, soggetto ad un’opera di riammodernamento, ospitò poi tra il 1936 e il 1942 il Gruppo Calcio Alfa Romeo. La società, nata nel dopolavoro aziendale dei dipendenti Alfa Romeo, disputò 5 campionati di Serie C ed ebbe l’onore di annoverare tra le sue fila Valentino Mazzola. Il capitano e simbolo del Grande Torino ne indossò la maglia agli esordi. Messosi in mostra nella formazione del suo quartiere, il Tresoldi, venne scoperto da un compaesano, tramite il quale ottenne un posto nella rappresentativa aziendale e un nuovo lavoro da meccanico. Da dicembre 2013 Portello ospita in via Aldo Rossi “Casa Milan”, sede dei rossoneri. Fortemente voluta dall’ex amministratore delegato Barbara Berlusconi, è stata progettata dall’architetto leccese Fabio Novembre. L’antistante piazza Gino Valle, estesa per 25mila metri quadrati, risultò nel 2014 la più grande di Milano, e presenta inoltre la scultura “Grande cancellatura per Giovanni Testori” di Emilio Isgrò. L’allestimento del quartier generale del Diavolo, affidato alla romana Bondino Engineering, è costato dieci milioni di euro e l’affitto costa due milioni di euro annui. L’edificio è di proprietà della Vittoria Assicurazione ed è raggiungibile mediante la metropolitana (fermate Portello e Lotto). Approfondimenti: Porta Romana Milano Quartiere Barona Milano Niguarda Milano Bicocca Milano