Palazzo Marino Milano: le origini, la storia ed il restauro

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Il Palazzo Marino di Milano
Il Palazzo Marino di Milano

Quando si parla di Palazzo Marino bisognerebbe per prima cosa alzare le mani! Inutile nascondercelo, se sei di Milano o se hai intenzione di visitare Milano, non potrai esularti dal guardare il palazzo che rappresenta fondamentalmente i Milanesi.

Probabilmente nel contesto in cui si trova, tra la Galleria Vittorio Emanuele II e Piazza della Scala, potrai essere caduto nell’inganno dall’aspetto esteriore un po’ “acqua e sapone”. Ma se anche tè fai parte di quella schiera di persone che non si ferma al primo dettaglio, ti posso assicurare che Palazzo Marino è assolutamente una meta a cui non potrai rinunciare. E’ la storia che lo dice!

Sarà per via delle numerose vicende che coinvolgono banchieri, sarà perché è un palazzo del Rinascimento; fatto stà che Palazzo Marino oggi rappresenta l’amministrazione comunale ed è la l’attuale sede del comune di Milano. Il suo nome, manco a dirlo lo prende dal popolare banchiere Tommaso Marino.

Nozioni base

Situato in Piazza della Scala nel cuore di Milano è un palazzo del 16° secolo, il 9 settembre 1861 divenne il Comune di Milano. Il nome è quello del banchiere Tommaso Marino. Il palazzo confina con Piazza San Fedele, Piazza della Scala, Via Case Rotte e Via Tommaso Marino. Nel 1781 diventa proprietà dello Stato.

Alessi Galeazzo lo progettò

L’architetto Alessi Galeazzo di Perugia è colui che progettò il palazzo, la costruzione durò 9 anni (dal 1557 al 1563). Bisogna considerare che a causa di un’atteggiamento anticonformista della cittadinanza Milanese la fabbricazione subì una volontaria frenata.

Gli artisti della Fabbrica del Duomo

Le sculture che rappresentavano le fatiche di Ercole e le Metamorfosi furono erette nel cortile con l’ausilio degli artisti della Fabbrica del Duomo. La volta del salone cardinale (adesso conosciuto come “Salone dell’Alessi”) possedeva dipinti e stucchi con le Nozze di Amore e Psiche di Andrea Semini e Ottavio Semini.

I quattro estremi del soffitto erano anch’essi decorati da Aurelio Busso e rappresentano le Quattro Stagioni.

Successivi affreschi e bassorilievi decoravano le pareti, con temi mitologici come le Muse, il Bacco, Apollo e Mercurio di Ottavio Semini. I rialzi rappresentano le vicende di Perseo.

Con la morte di Marino la reggia venne venduta allo stato Italiano che a sua volta nel 1632 la rivendette a al banchiere Carlo Omodei. Il palazzo riuscì a mantenere il nome originale perchè Carlo Omodei non andò mai ad abitarci.

Palazzo Marino la sala della giunta comunale
Palazzo Marino l’attuale sala della giunta comunale

Piero Verri convinse lo Stato ad riacquistare il palazzo

Nel 1781, la reggia venne di nuovo acquistata dallo Stato (il noto studioso milanese Pietro Verri ebbe una funzione considerevole nel persuadere le autorità a comperare la struttura) e diventò la sede degli uffici amministrativi e fiscali. Il palazzo fu poi restaurato, con la supervisione dell’architetto Giuseppe Piermarini, che fu responsabile della ristrutturazione dell’intera area.

Dimora del Governo Lombardo nel 1848

Nel 1848, in seguito alle Cinque Giornate di Milano, la residenza venne provvisoriamente adoperata come dimora del nuovo governo lombardo. Fu infine eletto come municipio di Milano il 19 settembre 1861.

L’acquisizione del palazzo da parte dell’amministrazione comunale segnò un nuovo accurato restauro dell’edificio e dell’area circostante.

Il blocco che occupava l’attuale Piazza della Scala è stato demolito per creare la piazza, mentre il frontespizio di Palazzo Marino adiacente alla piazza è stato ristrutturato per diventare la parte fondamentale del palazzo (su progetto di Luca Beltrami, completato nel 1892).

Il restauro di Arrigo Buonomo

Un secondo importante restauro, diretto da Arrigo Buonomo, avvenne dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Gli stucchi autentici e i dipinti del Salone dell’Alessi (notevolmente deteriorati dai lanci di bombe) vennero ricostituiti nuovamente grazie a dei famosi maestri dell’epoca.

Palazzo Marino, nel cuore della piazza italiana

Le piazze italiane sono il cuore pulsante di ogni città italiana. Possono essere grandi o piccole, intime o immense, umili, opulenti, vecchie, nuove, ecc. Infatti, a volte una piazza non è affatto una piazza (vedi: Piazza del Campo a Siena, tra le altre).

Ciò che accomuna tutte le piazze italiane è la loro importanza civica e simbolica: sono il centro fisico della comunità e anche il suo primo teatro all’aperto; ospitano gli edifici politici più importanti, la cattedrale principale, i caffè, i ristoranti e, a volte, i monumenti o le fontane. Non c’è posto migliore per osservare la gente in Italia che in una piazza.

Le antiche origini delle piazze italiane

Si dice che le piazze italiane furono inizialmente formate dall’antica pratica romana di costruire strade con un sistema a griglia. Il punto in cui si intersecavano le due strade principali era il primo settore immobiliare e quasi sempre conteneva un tempio, che sarebbe il punto focale di quella che in seguito divenne una piazza.

I templi furono sostituiti da chiese nel corso del IV e V secolo quando il cristianesimo si diffuse e gli edifici governativi, i mercati, i negozi e gli appartamenti riempirono i lati.

Quando il potere della Roma imperiale declinò verso la parte della scala del V secolo, le città si fortificarono per difendersi dagli attacchi e la piazza divenne un nucleo sicuro all’interno di una città fortificata.

Nel corso della storia, le piazze italiane hanno visto innumerevoli impiccagioni, duelli e battaglie. Hanno anche ospitato altrettanti matrimoni, battesimi, festival, fuochi d’artificio e mercati. Oggi la piazza italiana è celebrata come sempre e altrettanto un centro della vita quotidiana in Italia.

Come arrivare a Palazzo Marino 

 

In metropolitana

Linea 1 e linea 2 uscita piazza Duomo

In Treno

Dalla Stazione di Porta Garibaldi prendere la metropolitana Linea 2 in direzione Assago. Scendere a Milano Cadorna e passare alla Linea 1. Scendere a Duomo.

Se ti trovi alla stazione di Cadorna, prendere la metropolitana Linea 1 scendendo a Duomo.

Da Milano Centrale prendere la Linea 3 in direzione San Donato e scendere a Duomo.

Nel caso ti trovassi nella Stazione di Milano Porta Genova, prendere la Linea 2 con direzione Gessate. Scendere a Cadorna e da qui prendere la metropolitana Linea 1 direzione Sesto FS. Scendendere alla fermata di Duomo.