INPS AUMENTA GLI ASSEGNI | rivalutazioni e nuove soglie 2025 spiegate semplice; la tabella che non circola

Inps - Unitremilano

Dal 1° gennaio 2025 sono cambiati gli importi degli assegni INPS grazie alla rivalutazione legata all’inflazione. Le nuove soglie cambiano per pensioni minime, invalidità e ANF. Ecco cosa sapere in modo chiaro.
Ogni anno l’INPS aggiorna gli importi delle sue prestazioni in base all’andamento dei prezzi. Questo meccanismo, chiamato rivalutazione, serve a tutelare il potere d’acquisto dei cittadini, soprattutto pensionati e famiglie a basso reddito. Per il 2025, l’adeguamento è stato più consistente del previsto a causa del rialzo dell’indice FOI elaborato dall’ISTAT.
Le nuove cifre sono state pubblicate nelle recenti circolari INPS e riguardano diverse prestazioni: pensioni minime, assegni sociali, invalidità civile, maggiorazioni e assegni per il nucleo familiare. Chi già riceve queste somme non deve fare nulla: l’aggiornamento è automatico.
Quali prestazioni aumentano e quanto vale la rivalutazione
Per il 2025 l’indice FOI utilizzato per il calcolo della rivalutazione è pari al 5,4%. Questo significa che tutti gli importi legati all’INPS verranno aggiornati in base a questa percentuale. Le pensioni minime passano da circa 567 euro a poco più di 597 euro mensili. Anche l’assegno sociale sale, toccando la soglia di circa 534 euro al mese.
Gli assegni di invalidità e le indennità collegate seguono la stessa logica, con aumenti che possono arrivare a oltre 200 euro annui a seconda del caso. Stesso discorso per le maggiorazioni sociali, che vengono ricalcolate in base al nuovo limite di reddito personale e familiare. Più soglie vengono superate, più l’aumento può variare.

Attenzione alle nuove soglie ISEE e ai requisiti di reddito
Con la rivalutazione degli importi cambiano anche le soglie reddituali utili per accedere o mantenere alcune prestazioni. L’INPS ha aggiornato i limiti massimi di reddito per l’accesso agli ANF (Assegni Nucleo Familiare) e ai bonus collegati, come le maggiorazioni per figli a carico e le prestazioni per nuclei numerosi.
Per esempio, una famiglia con due figli potrà accedere agli assegni familiari fino a un reddito lordo di circa 33.000 euro. Le soglie salgono anche per i pensionati che vivono da soli o con il coniuge: chi prima era fuori per pochi euro ora potrebbe rientrare.
Importante ricordare che i nuovi importi sono stati già già nei cedolini di gennaio 2025, senza bisogno di fare richiesta. Tuttavia, chi ha subito variazioni nella composizione del nucleo o nella situazione reddituale dovrà aggiornare il proprio ISEE per evitare blocchi o sospensioni.
L’INPS invita tutti i beneficiari a verificare l’avvenuto aggiornamento tramite il proprio fascicolo previdenziale online, oppure rivolgendosi a un patronato. In questo modo sarà possibile anche controllare se spettano arretrati per rivalutazioni precedenti non ancora calcolate.
Con la nuova tabella 2025, aumentano le tutele per le fasce più deboli della popolazione. In un periodo di rincari generalizzati, gli assegni INPS diventano un argine concreto contro l’erosione del potere d’acquisto, soprattutto per anziani e famiglie con figli.