Il Grattacielo Pirelli di Milano, noto come “Pirellone”, è un edificio di 32 piani alto 127 metri, con una base di 1.900 m², lungo 75,5 metri e largo 20,5. La costruzione impiegò circa 30.000 m³ di calcestruzzo e pesa complessivamente circa 70.000 tonnellate, per un volume totale di oltre 125.000 m³.

Con la sua struttura imponente, le facciate continue e i fianchi aerodinamici, fu tra i primi grattacieli a superare il classico schema a blocchi. Dopo la sua realizzazione divenne l’edificio più alto d’Italia, fino al recupero del primato da parte della Mole Antonelliana nel 1961.

L’architetto e critico Hasan-Uddin Khan lo ha definito “uno degli edifici alti più eleganti al mondo”. Il Pirellone ha ispirato il Pan Am Building (oggi MetLife Building) di New York e la National Mutual West Plaza di Auckland.

Origini e costruzione

Nel 1950, Alberto Pirelli, presidente della società di pneumatici Pirelli, commissionò la costruzione del grattacielo nell’area in cui sorgeva la prima fabbrica aziendale. Il progetto fu affidato a Gio Ponti con la collaborazione di Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso.

I lavori iniziarono nel 1956, durante il boom economico italiano, e si conclusero nel 1958. La torre fu inaugurata nel 1959 come sede della Pirelli, divenendo un simbolo di modernità e della rinascita economica italiana dopo la guerra.

Architettura e innovazione

La Torre Pirelli fu la prima a superare l’altezza della Madonnina del Duomo di Milano. Il suo design innovativo si distingue per la forma slanciata e la struttura portante in cemento armato, sostenuta da piloni che si restringono verso la sommità.

Le pareti laterali ospitano le aree di servizio e creano l’effetto visivo di una torre affusolata. La parte superiore, leggermente distaccata, fa sembrare il tetto sospeso. Questa combinazione di tecnica e leggerezza rese il Pirellone un punto di riferimento internazionale dell’architettura in cemento armato.

Il grattacielo divenne fonte d’ispirazione per altri edifici nel mondo, in particolare per il MetLife Building di New York. Fino al 1995 rimase l’edificio più alto d’Italia.

Dal simbolo industriale alla sede istituzionale

Nel 1978 la Pirelli vendette l’edificio alla Regione Lombardia, che ne fece la sede del Consiglio regionale. Ancora oggi il Pirellone rappresenta un emblema di Milano e del suo skyline moderno.

Restauro e conservazione

Il restauro del Pirellone ha rappresentato una sfida per la conservazione dell’architettura moderna. Gli interventi hanno riguardato la struttura portante e le 10.000 m² di facciata continua in alluminio e vetro.

Il 18 aprile 2002 un aereo leggero si schiantò contro il 25° piano durante i lavori di ristrutturazione, causando la morte del pilota e di due persone all’interno e danneggiando gravemente il 26° e 27° piano. L’incidente rese necessarie riparazioni innovative e un accurato processo di consolidamento delle strutture in cemento armato.

Il Pirellone oggi

Oggi il Grattacielo Pirelli rimane un simbolo di eleganza architettonica e di ingegno tecnico. Il suo restauro ha ridefinito il concetto di “conservazione del moderno”, bilanciando autenticità e innovazione, e confermandolo come uno degli edifici più rappresentativi dell’Italia contemporanea.