Un senzatetto scopre di essere un milionario - unitremilano.it
Un uomo che vive per strada decide di inoltrare una richiesta per ottenere il reddito di povertà ma non gli viene concesso perché milionario.
Quanti di noi desiderano diventare milionari da un giorno all’altro? Purtroppo a pochissimi capita di vincere la lotteria o di ereditare una somma sostanziosa da un proprio caro. Le probabilità si riducono ancora di più se si è una persona senza fissa dimora.
Ma è proprio ciò che è successo ad un uomo di Taranto, protagonista di una vicenda che ha davvero dell’indredibile. Sembra essere uscita da un film. Quest’ultimo che vive ormai da anni per strada, appoggiandosi ad un istituto notturno gestito dalla Caritas e situato nel centro storico della città pugliese.
Poiché senzatetto, era sicuro di non avere soldi, né tantomeno una abitazione dove risiedere, almeno fino al giorno in cui gli è stato comunicato di avere milioni di euro a suo nome. Una notizia che lo ha lasciato giustamente senza parole. Ma non è finita qua, perché la storia non ha un lieto fine.
Un giorno l’uomo si è recato in uno degli uffici comunali di Taranto per richiedere il reddito di povertà. In quel momento però ha ricevuto quella che sembrava essere una grandissima sorpresa. Il cinquantanovenne si è visto rifiutare la richiesta perché si è scoperto di avere a suo nome oltre un milione di euro.
Questo perché è risultato essere il rappresentante legale di una società. Pare che un imprenditore, insieme a un complice, abbia accompagnato il senzatetto in uno studio notarile, dove quest’ultimo, avrebbe firmato a sua insaputa una serie di documenti, uno dei quali lo indicava come amministratore di un’impresa di costruzioni meccaniche.
L’azienda in questione è aumentata rapidamente di valore e ha ricevuto persino un finanziamento statale di 1,2 milioni di euro, il che significa che l’uomo che ne era il senzatetto è passato dalla povertà assoluta a diventare ufficialmente milionario. Ma lui ne è venuto a conoscenza solo quando, per puro caso, è andato a richiedere il reddito e gli è stato negato perché superava di gran lunga le condizioni per poterlo percepire.
Ovviamente la strana manovra non è passata inosservata dalla Procura di Taranto, che ha annunciato di aver aperto un’indagine che coinvolge tre imprenditori: due uomini della stessa città di Taranto, di 52 e 74 anni, e un altro 39enne di Grottaglie. Tutti e tre sono ora accusati di truffa aggravata.
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