“Il mese di gennaio ha 49 giorni” I La rivelazione stravolge il calendario: i classici 31 giorni sono storia passata

Ragioni che portano le persone a percepire più lungo il mese di gennaio - unitremilano.it

Secondo una biotecnologa spiega le ragioni per le quali a molte persone il mese di gennaio sembra essere molto più lungo.
Gennaio è il primo mese dell’anno e nonostante non sia l’unico ad avere 31 giorni, per milioni di persone in tutto il mondo sembra non finire mai. Questo è anche legato alla stagione invernale e alle sgradevoli condizioni atmosferiche che caratterizzano il periodo, ma non è tutto.
Infatti le ragioni principali sono ben altre, come ha affermato la biotecnologa Azucena Martin, secondo la quale il mese di gennaio viene percepito da molti come se fosse composto da 49 giorni. La sua teoria, condivisa su X, è diventata subito virale.
Per lie, uno dei primi “colpevoli” di questo eterno gennaio è il mese di dicembre, perché si tratta di “un mese pieno di vacanze, feste, regali e celebrazioni di ogni tipo”. È anche vero che non a tutti piace il Natale o magari nemmeno lo festeggiano, però quest’ultimo viene generalmente associato ad un periodo felice e spensierato, che spesso si trascorre con i propri cari.
Il mese di gennaio “non ha 31 giorni”
Come spiegato dalla Martin, la felicità è legata al rilascio di dopamina, l’ormone “responsabile della mediazione dei sistemi di ricompensa”. E’ lo stesso che viene rilasciato durante il coito, o quando si mangia cioccolato. Ed è proprio questo rilascio che crea anche la sensazione che il tempo passi molto velocemente.
Ecco perché quando ci divertiamo sembra che il tempo voli. Poi arriva gennaio, con i suoi 31 giorni, esattamente come dicembre, ma senza vacanze, feste o regali. Non si ha più quella scarica di dopamina e, di conseguenza ci nota una grande differenza con il mese precedente.

L’effetto Mandela
Per la biotecnologa c’è un altro elemento da non sottovalutare che ci fa percepire più lungo il mese di gennaio. E’ chiamato effetto Mandela, e si riferisce ad un falso immaginario collettivo, che include immagini che non sono mai esistite, che abbiamo creato ascoltando altre persone.
Il termine deriva dal fatto che molte persone credono che Mandela sia morto in prigione, anche se è morto nella sua casa di Johannesburg. Secondo la donna “qualcosa di simile accade con il mese di gennaio. Mentre sentiamo tutti dire quanto sembra lungo, alla fine sentiamo che sembra eterno anche a noi“.