News

“Meta ti ruba l’account WhatsApp” I La nuova truffa non lascia scampo: ecco come individuarla

I messaggi truffa dove i criminali si spacciano per l’azienda Meta – unitremilano.it

I criminali informatici stanno utilizzando un ingegnoso meccanismo per spacciarsi per Meta ed ottenere i dati personali degli utenti.

Con la stravolgente popolarità di WhatsApp è aumentato anche l’interesse da parte dei truffatori che continuano ad escogitare nuovi metodi per prendersi gioco delle loro vittime, rubando informazioni che possono compromettere la loro sicurezza, inclusa quella finanziaria.

Considerata la piattaforma di messaggistica più amate e diffusa al mondo, grazie agli oltre 2 miliardi di iscritti, viene utilizzata regolarmente per questioni di lavoro, di studio o semplicemente per rimanere in contatto con amici e famigliari.

Si tratta di un’app, che come ben sappiamo, appartiene a Meta, conosciuta ai tempi come Facebook. Ed è proprio su questo che i criminali stanno puntando per cercare di fregare più utenti possibili. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste la frode più recente.

Attenzione al logo

La nuova truffa ai danni degli utenti di WhatsApp sta destando molta preoccupazione per la sua sofisticatezza e portata. I criminali entrano in contatto con le loro vittime tramite un messaggio proveniente da un numero straniero. Nello specifico si tratta del prefisso +358, appartenente alla Finlandia.

I truffatori non fanno altro che spacciarsi per un account aziendale facendo uso dell’immagine del profilo di Meta AI. La finalità dei malviventi è ovviamente quella di ottenere le informazioni riservate. In questo modo, cercano di mettere sotto pressione le persone attraverso messaggi che minacciano di disattivare i loro account WhatsApp se non completano un presunto processo di verifica.

I messaggi truffa dove i criminali si spacciano per l’azienda Meta – unitremilano.it

I messaggi truffa: come non cadere nella trappola

I testi includono un link che deve essere aperto entro 24 ore, un elemento che aggiunge urgenza e rende difficile l’analisi critica da parte dei destinatari. Uno di questi potrebbe contenere il seguente messaggio: “Entro 24 ore se non vengono intraprese azioni di verifica, la tua pagina fan e il tuo account saranno cancellati. Questa è la nostra decisione finale”.

La strategia è progettata per generare paura e urgenza, due fattori che aumentano la probabilità che gli utenti clicchino sui link forniti. Però non appena la vittima apre il link, si viene reindirizzati su pagine fraudolenti in cui vengono richieste informazioni riservate o viene scaricato automaticamente un software dannoso che compromette il dispositivo. Quindi, il consiglio spassionato degli esperti è di non rispondere mai a questa tipologia di messaggi se non si vuole rischiare di dare ai truffatori dati importanti relativi a password, conto corrente e tanto altro.

Arianna

Recent Posts

Bonus per single 2025: affitto, psicologo, casa e sostegni. Come capire cosa ti spetta

Essere single oggi non significa cavarsela da soli su tutto: tra canoni in salita, spese…

1 mese ago

Bonus psicologo 2025 | come fare domanda e graduatorie; il punteggio minimo che cambia tutto

Il Bonus Psicologo è stato confermato anche per il 2025. Ma per ottenerlo serve presentare…

2 mesi ago

Ricorso multe online | tempi, costi e differenze tra Prefetto e Giudice di Pace; l’allegato che fa la differenza

Hai ricevuto una multa che ritieni ingiusta? Puoi fare ricorso online, ma attenzione ai termini…

2 mesi ago

Fascicolo sanitario elettronico 2.0 | ricette, referti e consensi; l’impostazione che ti protegge i dati

Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è attivo in tutta Italia. Referti, ricette e vaccini in…

2 mesi ago

Recesso per rimodulazioni telefoniche | quando puoi andartene senza penali; la PEC che funziona davvero

Quando l’operatore cambia le condizioni del contratto (prezzo incluso), puoi andartene senza penali. Ecco quando…

2 mesi ago

Contributi colf e badanti 2025 | importi, buste e scadenze; il versamento che ti costa la multa

Anche nel 2025 chi assume colf, badanti o baby sitter deve versare i contributi all’INPS.…

2 mesi ago