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In bancarotta per il microspending, il fenomeno che affascina i più giovani I “E’ irresistibile”

Alla scoperta del fenomeno del microspending – unitremilano.it

Tra la generazione Z sta esplodendo il microspending, una tendenza nata nei videogiochi che con il tempo ha preso piede nella vita reale.

La maggior parte dei giovani al giorno d’oggi hanno una dipendenza digitale, più o meno grave. La diffusione dei dispositivi elettronici così come dei social media hanno portato intere generazioni a essere costantemente connessi ad Internet, per un motivo o l’altro.

Infatti ognuno utilizza il web come meglio crede. Alcuni lo sfruttano per rimanere in contatto con i propri amici, altri invece preferiscono usarlo per svago, che può includere, perché no, anche lo shopping online.

Le piattaforme di e-commerce negli ultimi anni si sono moltiplicate, complice il numero crescente di utenti che optano per gli acquisti online piuttosto che recarsi direttamente in un negozio. Questo fenomeno però ha portato moltissime persone, soprattutto i giovani, a praticare il cosiddetto microspending.

Gli svantaggi del microspending

Il microspending può rivelarsi una vera e propria trappola, soprattutto per coloro che sono cresciuto in un mondo digitale. E’ passato infatti il tempo in cui veniva utilizzato il contante per la maggior parte delle spese, a prescindere dalla cifra di denaro più o meno grossa. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: cos’è esattamente il microspending?

Dal termine si può già capire qualcosa. In poche parole si tratta di una pratica che consiste in piccole spese di routine che finiscono per diventare una somma significativa, generando così una dipendenza digitale difficile da spezzare.

Alla scoperta del fenomeno del microspending – unitremilano.it

Spese impulsive pericolose

Questi acquisti d’impulso hanno un prezzo che va da pochi centesimi a qualche euro ma nonostante il prezzo offrono una certa soddisfazione immediata che spesso finisce per essere ripetuta senza nemmeno pensarci. Gli algoritmi dei siti ovviamente non aiutano considerato che sono progettati per catturare l’attenzione degli utenti con prodotti personalizzati e questo non fa altro che aumentare il desiderio di acquistare e spendere.

Dal punto di vista psicologico, questa tendenza riguarda ricompense rapide che non costano molto singolarmente ma i suoi effetti possono creare un serio problema per il proprio conto corrente. Ecco perché è importante prendere coscienza delle proprie abitudini di acquisto per porre dei limiti alle spese ed evitare così di andare incontro a ripercussioni di natura economica.

Arianna

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