La musica può alterare i ricordi associati ad essa - unitremilano.it
Secondo un nuovo studio il modo in cui viene percepita la musica può cambiare in maniera sostanziale i ricordi.
Sarà capitato a tutti di ascoltare una canzone che faccia venire in mente una serie di ricordi, più o meno recenti. Ma uno degli ultimi studi in materia ha dimostrato come la musica possa fare molto di più che innescare dei semplici flashback.
Infatti quest’ultima potrebbe addirittura cambiare il modo in cui li si ricorda, come è stato concluso da un gruppo di esperti, la cui ricerca ha portato alla luce intriganti connessioni tra musica, emozioni e memoria.
In particolare, l’ascolto di melodie può cambiare il modo in cui ci si sente rispetto a ciò che si ricorda, offrendo potenzialmente nuovi modi per aiutare le persone ad affrontare i ricordi difficili. Ma vediamo nel dettaglio le conclusioni alle quali si è arrivati.
Quando si ascolta la musica, si attivano le aree del cervello responsabili della memoria e delle emozioni. L’ippocampo, essenziale per immagazzinare e recuperare i ricordi, lavora a stretto contatto con l’amigdala, il centro emotivo del cervello. Questo è in parte il motivo per cui certe canzoni non solo sono memorabili, ma anche profondamente emotive.
Alcuni studiosi quindi si sono chiesti se la musica potesse anche alterare il contenuto emotivo dei ricordi esistenti. Questi ultimi si sono basati sul concetto di riattivazione della memoria, ovvero l’idea che quando si richiama un ricordo, questo diventi temporaneamente malleabile, permettendo di incorporare nuove informazioni.
Lo studio è nato con finalità di verificare se la musica suonata riuscisse ad introdurre nuovi elementi di natura emotiva nel ricordo originale. I risultati sono stati sorprendenti. Quando i partecipanti erano assorti nell’ascoltare brani carichi di emozioni mentre rievocavano le storie neutre, erano più propensi a incorporare nella storia nuovi elementi che corrispondevano allo stato d’animo della musica.
Anche le scansioni cerebrali hanno prodotto effetti inaspettati. Durante l’ascolto, si è registrato un aumento dell’attività nell’amigdala e nell’ippocampo, e questo spiega la ragione per la quale una canzone associata a un evento significativo della vita può essere così potente: attiva contemporaneamente le regioni di elaborazione delle emozioni e della memoria. In conclusione, “la musica agisce come un richiamo emotivo, intrecciandosi con i ricordi e alterandone leggermente il tono emotivo”. Perciò i ricordi, proprio come le canzoni preferite, possono essere rimescolati e rimasterizzati dalla musica.
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