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“Pochi amici ma buoni”: la frase di rito ha un fondo di verità I Scoperti i benefici sulla salute

Una cerchia ristretta di amici riduce le probabilità di contrarre malattie – unitremilano.it

Avere una cerchia ristretta di amici potrebbe apportare benefici alla vostra salute: lo dimostrano gli animali.

Crescendo alcuni di noi si sono lamentati di non avere un numero di amici così elevato, ma secondo un recente studio, l’espressione “pochi amici ma buoni” ha un fondo di verità. Avere un gruppo ristretto di conoscenze può aiutare sicuramente a scansare drammi inutili, ma non è tutto perché, nel caso delle scimmie anziane, una minore socievolezza riduce le probabilità di contrarre malattie.

Secondo gli esperti, questa è una ragione più che valida che spinge molti animali, inclusi gli esseri umani, a diminuire le connessioni sociali con l’avanzare dell’età. A prendere in esame questo particolare comportamento è il team delle università di Exeter ed Edimburgo.

Qui i ricercatori hanno portato avanti uno dei primi studi finalizzati a esaminare come il potenziale rischio di malattia influenzi l’invecchiamento sociale da una prospettiva evolutiva. Ma scopriamo nel dettaglio a quali conclusioni questi ultimi sono arrivati.

Lo studio

Nonostante “l’isolamento sociale” riduca le possibilità di ammalarsi, gli esseri umani sono predisposti alla socievolezza. Prendendo ciò in considerazione, i ricercatori si sono chiesti perché la nostra mentalità si sposti verso un minor numero di amici in età avanzata.

Gli adulti più anziani hanno un sistema immunitario più debole e sarebbero più inclini a contrarre malattie infettive da altri. Tuttavia, i nuovi dati hanno dimostrato che i macachi anziani avevano tassi di malattie infettive inferiori rispetto ai macachi più giovani del loro gruppo.

Una cerchia ristretta di amici riduce le probabilità di contrarre malattie – unitremilano.it

I risultati

Da quanto osservato nel corso dello studio che ha analizzato i comportamenti dei macachi, i ricercatori hanno concluso che i benefici dell’invecchiamento sociale, che consiste per l’appunto nell’essere più selettivi riguardo a chi frequentare, dipendevano dalle malattie che si stavano diffondendo.

Nello studio si legge: “I risultati indicano che le malattie possono contribuire a spiegare l’evoluzione dell'”invecchiamento sociale”. Si è anche osservato che l’invecchiamento sociale potrebbe verificarsi anche perché i macachi più anziani impiegano più tempo a riprendersi dalle ferite. La minore capacità di guarigione influirebbe sulla loro socializzazione con gli altri membri, causando un cambiamento nelle loro interazioni sociali con gli altri.

Arianna

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