Street Art nel quartiere Isola Milano: le prossime date

Imponentitorriultra-moderne, centri dal conclamato valore storico, testimonianze della vita anni Cinquanta e Sessanta, con una bella spruzzata finale di colori e tocco artistico! IlQuartiere Isola, tra i più importanti diMilano, concede pure spazio al talento di alcuni dei miglioristreet artistal mondo. Oggi protagonista della movida e delle modernità d’arte, la visita guidata darà modo di scoprire la curiosa storia di questa zona cittadina, recentemente riqualificata. In ogni angolo è possibile trovare tracce del passaggio di grandi nomi del graffitismo internazionale. La passeggiata si svolge lungo le vie delQuartiere Isola, costellato da nuovi grattacieli e nuove trasformazioni urbanistiche e architettonice, in un accattivante contrasto tra passato e futuro. Pian piano è possibile scorgere la “presenza” di figure colorate tra i cespugli, personaggi silenti spuntare sulle saracinesche dei negozi, abitanti virtuali portare eccezionali firme. Ma che funzione esercita oggigiorno la Street Art? Che valore ha nella città meneghina? L’itinerario fornirà ai visitatori gli strumenti necessari a comprendere le opere, cogliendone significati spesso complessi a dispetto dell’apparente semplicità stilistica, che trovano aspetti curiosi e connessioni con l’urbanistica e consentono così una lettura del capoluogo lombardo sotto una luce atipica. Si tratteranno le origini del movimento, le correnti pregresse e le prospettive future: da “deturpamento” a espressione autentica di arte contemporanea, talvolta con spazi direttamente concessi da proprietari privati. Interessante sarà il viaggio tra le varie diverse tecniche introdotte da parte di artisti italiani o internazionali: installazioni in 3d, spray, stencil, urban hacking, wheatpasting. Curiosi sarannoi luoghi dove gli street artists hanno realizzato le rispettive opere: muri, ma non solo… Fra le innumerevoli creazioni riconosciute o non totalmente attribuite, passeggiando si noteranno lavori collettivi relativi ai progetti in collaborazione con Ferrovie Italiane; quindi l’attenzione ricadrà sugli Urban Solid, team attuale e irriverente, ed emergerà lo stile inconfondibile di Pao, diffuso in città. Tappa obbligatoria sarà piazzale Archinto, celebre per essersi prestata alle opere di Microbo, Ozmo e Sibe, nonché quella, di più recente realizzazione, dello spagnolo Feo Flip. Il wall di Microbo, The Don e Bo130 resiste da un po’ di anni. Se il denominatore comune è il blu (e relativa gamma cromatica) gli interventi deitre street artistsdialogano tra loro in modo completamente armonico, pur mantenendo ognuno la propria individualità. Le molli e tondeggianti forme di Bo130 si legano al mondo astratto di Microbo, fatto di fili ingarbugliati, cavi e, ovviamente, microbi, dal quale spuntano le decorate campane di Don. Trattandosi di artisti locali, crediamo possa essere interessante conoscere meglio la loro storia. Formatosi a Londra nell’ambito visuale, tra graffiti, graphic design e animazione, Bo130 prende spunto da diverse situazioni di scenario urbano: melting pot, fumetti, black music e cartoni animati. Nei suoi interventi è fondamentale l’utilizzo del colore, di cui studia in maniera meticolosa la gamma e gli accostamenti. La scelta dei soggetti muta da quelli più iconografici, basati su entità aliene – che rappresentano sia la sua perenne sensazione di essere alieno ovunque si trovi, sia la globalizzazione – a quelle più grafici e estratti, percepibili perlopiù nei numerosi lavori realizzati in stretta cooperazione con Microbo. Anche la formazione diMicrobova ricondotta a Londra (negli anni Novanta). La scelta di raffigurare organismi naturali deriva dal profondo senso di disagio nei confronti della voracità con cui l’essere umano si muove e l’assoluta passività per quanto riguarda la salvaguardia del nostro pianeta. I disegni e i dipinti costituiscono una soffice e leggera evoluzione organica intrecciata, composta da flussi armonici di alghe, humus e creature viventi microscopiche. Esse tentano di rimanere semplici, di tornare alle origini, pur consapevoli della complessità della vita e del loro ruolo nell’ecosistema. Rimescolando elementi chiave tra loro, Microbo ha la capacità di declinarli in migliaia di differenti varianti, dando ogni volta forma a un microcosmo inedito. Infine, Matteo Donini – noto con lo pseudonimo The Don – è un artista e grande conoscitore del suo mondo. Nel 2008 ha aperto la Don Gallery, una delle principali gallerie milanesi ad occuparsi esclusivamente di street artist. Collocata nel quartiere Isola in via Cola Montano, la Don Gallery è diventata punto di riferimento per colleghi nazionali e internazionali, con l’obiettivo di dare valore e credibilità a questa arte, troppo spesso ancora etichettata come vandalismo. Domenica 12 luglio 2020 ore 16:00 Sabato 18 luglio 2020 ore 17:00 Martedì 21 luglio 2020 ore 18:30 Martedì 25 agosto 2020 ore 18:30 Domenica 13 settembre 2020 ore 11:00 Sabato 26 settembre 2020 ore 16:30