Museo Poldi Pezzoli Milano: il museo dedicato a Poldi Pezzoli

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Museo Poldi Pezzoli Milano
Museo Poldi Pezzoli Milano

Il Museo Poldi Pezzoli, sito nella centrale via Manzoni a Milano, è una casa museo, interamente creata dal conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

Nato a Milano il 27 luglio 1822, il padre Giuseppe aveva ricevuto in testamento nel 1818 l’enorme patrimonio accumulato dalla famiglia, che aveva ottenuto l’appalto delle tasse per il governo austriaco. 

 

Il marchese Gian Giacomo

L’anno seguente Giuseppe sposa Rosa Trivulzio, figlia del marchese Gian Giacomo, erede del museo privato più famoso della città.

Uomo di notevole cultura, colleziona oggetti preziosi, antichi volumi, autentiche rarità per la biblioteca familiare, oggi Biblioteca Trivulziana.

Alla scomparsa del genitore, Gian Giacomo ha 11 anni e la madre si occupa della sua educazione, mentre coltiva i rapporti con letterati e artisti. 

Una volta entrato nella maggiore età, Gian Giacomo riceve in eredità i beni del padre. Spinto da spirito patriottico, sostiene i moti risorgimentali del 1848 e, dopo le repressioni austriache, viene esiliato. Si rifugia a Lugano e dunque viaggia in vari Paesi, occasione di incontro con gli sviluppi del collezionismo internazionale.

Ispirato dalla prima Esposizione Universale organizzata a Londra, e dal Museo Cluny inaugurato a Parigi, fatto il proprio ritorno nel luogo natio, avvia nel 1849 il suo progetto personale. 

 

L’acquisto delle opere

Dal 1850 inizia ad acquistare opere pittoriche del Rinascimento lombardo, toscano e veneto, alcune di straordinario valore. Favorito dall’amicizia con Giuseppe Molteni, ritrattista e restauratore, stringe contatti con i maggiori critici d’arte europei. Nel mentre, cura l’arredamento, affidato ai più affermati artisti-decoratori dell’epoca Luigi Scrosati e Giuseppe Bertini.

Il risultato è una sequenza di ambienti richiamanti l’illustre passato: il Gabinetto di Studio è “in stile del Trecento”, la Sala Nera “in stile del primo Rinascimento”, la camera da letto e lo scalone in stile barocco, l’anticamera in stile rocaille francese.

L’eclettismo, il revival delle tecniche e degli stili è in questo momento la moda d’avanguardia. Le sale divengono preziosi contenitori per sculture, antichi quadri, arti applicate e arredi. 

 

L’improvvisa scomparsa di Gian Giacomo Poldi Pezzoli

Improvvisamente, ad appena 57 anni, Gian Giacomo Poldi Pezzoli muore nel 1879. Da diversi anni aveva stabilito l’istituzione di una Fondazione Artistica “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera”.

La direzione e amministrazione della Fondazione sono affidate al collaboratore e amico Giuseppe Bertini. 

Il museo è inaugurato il 25 aprile 1881, durante l’Esposizione Nazionale di Milano, e nel giro di pochi giorni migliaia di persone lo visitano. Senza alterarne le caratteristiche, Bertini incrementa le raccolte, poi la direzione passa all’architetto Camillo Boito, direttore dell’Accademia di Brera.

In linea con i criteri museografici più aggiornati Boito procede ad un riordino del complesso in modo da garantire maggiore accessibilità al pubblico. Inoltre, promuove nella struttura una campagna fotografica. 

Nel 1939, scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, il Museo viene chiuso e le opere messe in salvo presso vari rifugi antiaerei. Purtroppo i bombardamenti aerei del 1943 distrigguono, in una sola notte, i principali musei italiani.

Anche il Poldi Pezzoli riporta danni gravi e in larga parte irreparabili: crollano i tetti e i lucernari, e con loro gli stucchi e gli intagli lignei che decoravano soffitti e pareti. Questi elementi sono perduti definitivamente. 

Alla fine del conflitto bellico l’Italia decide di finanziare la ricostruzione del museo, nella ferma intenzione di farlo rinascere nello stesso luogo. Grazie a Ferdinando Reggiori e Fernanda Wittgens, le parti meno danneggiate come il Gabinetto dantesco e lo Scalone antico vengono attentamente recuperate; mentre le ricchissime decorazioni delle altre sale sono evocate in una versione “ridotta”, conservando comunque l’atmosfera di casa. 

 

La prestigiosa collezione di opere

Il 3 dicembre 1951 il museo riapre al pubblico. Oggi il Museo Poldi Pezzoli può vantare una delle più prestigiose collezioni europee grazie anche a generose donazioni (oltre mille oggetti negli ultimi 50 anni). Presso le sale ricostruite, arredi ed oggetti di arte decorativa di straordinaria qualità coesistono in perfetta armonia coi dipinti dei grandi maestri. 

 

Interno del Museo Poldi Pezzoli a Milano
Interno del Museo Poldi Pezzoli a Milano

 

La struttura rimane fedele alla sua prima vocazione, essere cioè al servizio della comunità. Nel 2017 si amplia di circa 200 metri quadri con la nuova Ala Franzini al primo piano, che permette di accogliere ed esporre ulteriori donazioni.

Tra le sculture degne di particolare nota La Fiducia di Dio, scultura capolavoro di Lorenzo Bartolini, e Lo Sposalizio della Vergine, opera d’intaglio di Giovanni Angelo Del Maino. 

 

Come visitare il Museo Poldi Pezzoli di Milano

Per conoscere i saloni visitabili, le mostre in programma, le info su orari e biglietti è in continuo aggiornamento il sito www.museopoldipezzoli.it.

Riguardo invece alle modalità di trasporto, è disponibile il servizio della metro: le fermate più vicine sono Monte Napoleone con la linea gialla M3 e Duomo all’intersezione tra la linea rossa M1 e la M3.

In alternativa, è possibile calcolare il percorso in tram sul sito www.atm.it.